Il nuovo Rapporto di Legambiente 2007 conferma che nelle grandi città il surriscaldamento del pianeta è più visibile che altrove a causa dell’assenza quasi completa di verde. Un fenomeno che rischia di tradursi in emergenza sanitaria e di profonda degradazione sociale delle aree cittadine delle metropoli. Nello stesso tempo viene rivalutata grandemente l’appetibilità dei piccoli centri, specie se ricchi di verde e scarsi di traffico.
Nel centro di Milano la temperatura media nel 2007 è stata +3,7° superiore alla media registrata nel periodo 1961-90, mentre nelle aree extra-urbane della città la temperatura si è mantenuta sostanzialmente agli stessi livelli di allora. Stesso discorso per Roma dove l’incremento di temperatura rispetto alla media storica è stato di +1,8°. Anche in questo caso nelle aree extra-urbane, maggiormente ricche di verde e meno densamente urbanizzate, la temperatura si è mantenuta costantemente inferiore a quella del centro urbano.
L’effetto ‘isole di calore’ amplifica il surriscaldamento globale su scala locale rendendo sempre più invivibili ed energivore le abitazioni cittadine. L’assenza di zone verdi, di canali d’acqua a cielo aperto e degli spazi liberi non asfaltati crea una sorta di calotta urbana e un riflesso del calore dal basso verso l’alto che perdura anche nelle prime ore della notte. Questo effetto calore spinge all’utilizzo dei climatizzatori che se da un lato rinfrescano la casa, dall’altro rigettano all’esterno aria calda ostacolando il rinfrescamento notturno dell’aria.
- Redazione
- 25 Luglio 2007
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