Più controlli per prevenire gli incendi vengono richiesti sul versante orvietano del Peglia, la cui Comunità montana viene criticata per aver ridotto i volontari “antincendio”.
Secondo quanto apparso su un quotidiano telematico di Orvieto sono scarsamente applicati i controlli relativi alle ordinanze sui divieti di appiccare e prevenire il fuoco in questa stagione. Dubbi sulla presenza di soggetti pubblici impiegati a controllare che i campi di stoppie vengano solcati nei perimetri e nel mezzo per impedire che il fuoco attacchi altre aree. Dubbi anche se l’erba appena tagliata sui margini delle strade venga rimossa e non lasciata pericolosamente a seccare e diventare un quasi certo innesco. Ed infine ancora dubbi sul fatto che si controlli che vengano pulite le aree del sottobosco prossime ai paesi e le città”.
Queste sono tutte attività che servono a ridurre l’estensione del fuoco e a svolgere una minima prevenzione, ma servono anche altri strumenti di controllo, come quelli satellitari e a infrarossi, potenziando inoltre uomini e mezzi affinché si possa intervenire tempestivamente sui primi focolai.
La Comunità Montana è stata oggetto di critiche anche perchè “quest’anno …ha rinnovato solo due convenzioni ai gruppi di volontariato, su quattro presenti nel territorio; esclusi Misericordia di Montegabbione e Gruppo Comunale di Orvieto, peraltro ben organizzati entrambi e con mezzi di supporto idonei all’A.I.B., come se si potesse in una situazione di emergenza fare a meno di qualcuno”.
- Redazione
- 26 Luglio 2007
Condividi su facebook
Condividi su twitter