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Richiesti da parte della Comunità montana più controlli preventivi ed attività che possono ridurre l'estensione del fuoco

Più controlli per prevenire gli incendi vengono richiesti sul versante orvietano del Peglia, la cui Comunità montana viene criticata per aver ridotto i volontari “antincendio”.
Secondo quanto apparso su un quotidiano telematico di Orvieto sono scarsamente applicati i controlli relativi alle ordinanze sui divieti di appiccare e prevenire il fuoco in questa stagione. Dubbi sulla presenza di soggetti pubblici impiegati a controllare che i campi di stoppie vengano solcati nei perimetri e nel mezzo per impedire che il fuoco attacchi altre aree. Dubbi anche se l’erba appena tagliata sui margini delle strade venga rimossa e non lasciata pericolosamente a seccare e diventare un quasi certo innesco. Ed infine ancora dubbi sul fatto che si controlli che vengano pulite le aree del sottobosco prossime ai paesi e le città”.
Queste sono tutte attività che servono a ridurre l’estensione del fuoco e a svolgere una minima prevenzione, ma servono anche altri strumenti di controllo, come quelli satellitari e a infrarossi, potenziando inoltre uomini e mezzi affinché si possa intervenire tempestivamente sui primi focolai.
La Comunità Montana è stata oggetto di critiche anche perchè “quest’anno …ha rinnovato solo due convenzioni ai gruppi di volontariato, su quattro presenti nel territorio; esclusi Misericordia di Montegabbione e Gruppo Comunale di Orvieto, peraltro ben organizzati entrambi e con mezzi di supporto idonei all’A.I.B., come se si potesse in una situazione di emergenza fare a meno di qualcuno”.

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