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Lo chiede l'Anci, il Comitato delle Regioni Europee e anche il Movimento italiano genitori (Moige)

A sedici anni si deve poter concorrere ad eleggere sindaci, presidenti di Regione e Provincia nonché i rispettivi consiglieri. E’ quanto ribadisce Roberto Pella, responsabile nazionale delle Politiche Giovanili dell’Associazione dei Comuni Italiani (Anci) e Presidente della Consulta dei Giovani Amministratori, per il quale è necessario “consentire ai giovani over 16 di entrare dalla porta principale nel processo democratico della nostra società civile attraverso la possibilità di elettorato attivo”. D’altronde questa è anche la volontà che è stata espressa in Europa dal Comitato delle Regioni, dove è stato Pella stesso relatore del progetto “Partecipazione e informazione dei Giovani: un nuovo impulso per la gioventù europea”.
“Analizzando i sondaggi resi pubblici dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori – ha detto Pella – ho notato con soddisfazione che anche gli intervistati, hanno risposto positivamente al sondaggio effettuato, svolto su un campione di ragazzi tra i 15 ed i 17 anni. Il fatto che il 76% di loro abbia detto sì alla proposta di elettorato attivo, sposa con decisione la tesi che la Commissione Politiche Giovanili dell’Anci e il Comitato delle Regioni, stanno sostenendo, tesi espressa anche dal Ministro Giovanna Melandri” ed a cui ha dato il proprio sostegno anche il Moige (Movimento italiano genitori), per il quale “è vero che non bisogna costringere i ragazzi a crescere troppo in fretta, ma è anche vero che i sedicenni di oggi non vanno ghettizzati ma tenuti in considerazione e stimolati ad esprimersi. Spesso gli adolescenti si lamentano perché non si sentono ascoltati; il voto è anche un modo per dire ‘ti ascolto’”.

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