Incalzata dalla sinistra della coalizione, che non la vuole, sulla trasformazione della E45 in autostrada la Lorenzetti “glissa“ e rinvia a tempi migliori, lasciando esprimersi a favore i gruppi politici di parte della maggioranza. Il rinvio ovviamente è quello di una scelta di campo tra i fautori dell’autostrada e chi la avversa.
Per farlo capire alla presidente della Giunta regionale è bastato non parlarne mentre ha affermato che “l’Umbria non è più disponibile a tollerare ulteriori ritardi negli interventi programmati per la sicurezza stradale della E45 e per i quali ci sono stati formali impegni da parte di Governo e Anas. La E45 – ha affermato – rappresenta, cosi com’è ridotta, una vera e propria vergogna. Le attuali condizioni di questa arteria di collegamento che è fondamentale per l’intera rete stradale nazionale, e non solo dell’Umbria, costituiscono un rischio per tutti gli utenti che non è tollerabile”.
Per la presidente della Regione, “indipendentemente da qualsiasi ipotesi circa il futuro della E45, c’è la necessità immediata di metterla in sicurezza. Non sono più rinviabili – ha proseguito – gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, tali da assicurare a quanti vi transitano le condizioni minime di sicurezza, che oggi non sono più garantite”. “Questa è la priorità assoluta – conclude la presidente – e continueremo a batterci fino in fondo, non escludendo il ricorso a eclatanti azioni e iniziative di mobilitazione istituzionale”.
Il gruppo Ds-Uniti nell’Ulivo del Consiglio regionale ha subito condiviso totalmente “la netta presa di posizione della presidente Lorenzetti in merito ai ritardi sulla messa in sicurezza della E45″. Il capogruppo Gianluca Rossi, tuttavia ha fatto presente che “personalmente ero e rimango favorevole alla trasformazione in autostrada di questa importante struttura viaria, con l’obiettivo di migliorarne le condizioni e di aumentarne la capacità di tenuta a fronte di un aumento, sempre più evidente, della densità di traffico soprattutto pesante”.
Secondo il capogruppo dei Ds-l’Ulivo la E45, “importante arteria di collegamento nazionale” dovrebbe “poter assorbire una parte rilevante del traffico su gomma e dotare l’Umbria di un fondamentale collegamento longitudinale che contribuisca alla realizzazione della sua massima apertura”. L’esponente di maggioranza sostiene poi che “sia i problemi di sostenibilità ambientale, sia tutte le altre reali criticità, rappresentano punti non trascurabili per la trasformazione in autostrada della E45, ma a nessuno sarà consentito, per quanto ci riguarda, perseverare in ritardi che appaiono inaccettabili”.
Scontato il plauso incondizionato alle dichiarazione della Lorenzetti da parte del capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero il quale tuttavia è consapevole che è stata vinta una battaglia ma la guerra continua “almeno per il momento, è accantonata l’ipotesi folle di trasformazione autostradale“.
Ovviamente la Cdl è contraria su tutta la linea esprimendo con Laffranco “una forte e profonda preoccupazione giacché di questo passo l’Umbria non uscirà mai da quell’isolamento infrastrutturale che ne frena lo sviluppo economico, sociale ed occupazionale”.
- Redazione
- 1 Agosto 2007
Condividi su facebook
Condividi su twitter