A Todi, messe per un momento da parte le diatribe interne agli schieramenti, torna a far notizia la dialettica politica fra l’Amministrazione comunale e l’opposizione di centrosinistra, dalla quale cominciano a piovere interpellanze e richieste di chiarimenti sull’attività dell’ente.
Un primo circostanziato attacco arriva dal gruppo dell’Ulivo, il quale interroga il sindaco e il segretario generale in merito alla distribuzione dei kit per il risparmio energetico in distribuzione ai cittadini. Dopo aver ricordato che a tale campagna, promossa da Si(e)energia, Acea e Umbria Energy, aveva aderito la precedente Giunta disciplinandone in dettaglio le modalità di realizzazione e di consegna agli utenti, Cappelletti riferisce che “nei giorni scorsi sono stati consegnati un numero rilevante di kit, oltre cento, ad una sola persona che non risulta essere né dipendente né collaboratore del Comune, ma nota come esponente politico di una forza politica di centrodestra, con l’intento di distribuirla ad altri cittadini”.
In relazione a quanto avvenuto, il capogruppo dell’Ulivo Stefano Cappelletti chiede di conoscere se la nuova Giunta ha modificato il regolamento e “il provvedimento con il quale il responsabile del servizio manutenzioni e/o altro dipendente del servizio medesimo ha dato disposizioni al personale del magazzino comunale, autorizzando la consegna di un numero di lampade e kit superiore a quello dell’accordo”.
L’opposizione teme che possano sussistere “motivi di violazione dell’accordo e più in generale dell’imparzialità della pubblica amministrazione nel consegnare ad un esponente politico i kit da distribuire ai cittadini”. Per fare chiarezza in proposito viene chiesto al sindaco e al segretario comunale – informando al contempo per conoscenza anche la società Si(e)energia – di riferire “gli atti autorizzativi con i quali i dipendenti comunali hanno consegnato ad alcune persone anziché 3 lampade e 2 kit idrici come da accordo, bensì decine” e “i nominativi delle famiglie che hanno ottenuto il kit da amministratori in persona e da personale estraneo al Comune anziché dai dipendenti comunali”.
Come i lettori più attenti ricorderanno, fu proprio TamTam a sollevare il problema della insufficiente distribuzione dei kit “doppio risparmio” nel comune di Todi, osservazione a cui l’assessore Bertini rispose prontamente annunciando l’avvio di una consegna presso le frazioni. Si tratta ora di capire se le due cose sono collegate fra loro e se le procedure burocratiche sono state rispettate (era previsto che al momento del ritiro ogni cittadino firmasse una ricevuta allegando anche copia di un documento di riconoscimento).
- Redazione
- 2 Agosto 2007
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