Secondo quanto annunciato dai capigruppo della Cdl in Consiglio Provinciale Ivo Fagiolari (Fi), Bruno Biagiotti (An) e Luigi Andreani (Udc), affiancati dai consiglieri Giampiero Panfili (An), Edoardo Alunni (Fi) e Giovanni Ruggiano (An), nei prossimi mesi l’opposizione si prefigge di “denunciare le mancanze ed i ritardi” che l’ Amministrazione Cozzari “ha accumulato in questi anni di autentico mal governo”.
Il fiero proposito dovrebbe concretarsi in “iniziative eclatanti di confronto con il territorio (ad esempio Consigli Provinciali aperti sui temi della viabilità e della difesa del suolo, incontri con le autorità e le istituzioni più rappresentative del territorio provinciale).
La notizia è stata data al termine della conferenza stampa che i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio hanno tenuto su tre anni di governo della Giunta Cozzari. Una conferenza piena di accuse. Sul piano più prettamente politico, ironia su un “governo provinciale in stand-by, a bagnomaria con il suo presidente che si è concesso un anno sabbatico ed in merito al quale non sappiamo più a chi risponda dal punto di vista politico, dal momento che continua a dirsi di centrosinistra, ma non ha aderito ad alcuna delle forze politiche di ricostruzione”. Quindi è stato denunciato il “completo svilimento ed il mancato rispetto del programma di mandato di questa Giunta che doveva essere sottoposto a verifica già da diversi mesi e invece è stato rinviato sine-die”.
Sul piano amministrativo le accuse non potranno che provocare la risposta della Giunta, la quale dovrà rispondere in merito ad una presunta “precarietà della situazione finanziaria dell’ente che non ha più risorse per la gestione dei servizi fondamentali (viabilità, ambiente , edilizia scolastica), ma solo pochi spiccioli per tappare i buchi. Sono state promosse – hanno detto i rappresentanti dell’opposizione- continue e spericolate azioni finanziarie di rinegoziazione dei mutui e dei prestiti che in realtà servivano e servono solo a prolungare nel tempo e negli anni un debito dell’ente che sfiora i 130 milioni di euro. Abbiamo chiesto un contenimento delle spese sul personale, sulle consulenze, sugli incarichi temporanei ed invece si è avuto un incremento consistente del personale in servizio (si consideri che negli ultimi 5 anni si è passati da circa 680 a 1.200 dipendenti) oltre ad un esercito di precari e di consulenti che hanno trasformato ad esempio il settore ambiente della Provincia in un autentico Ministero”.
- Redazione
- 2 Agosto 2007
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