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Un'operazione a livello nazionale ha sgominato l'associazione a delinquere che comprava materiale elettronico e non pagava i fornitori

La Guardia di finanza ha sgominato una banda accusata di aver compiuto truffe a numerose imprese in tutta Italia. Al vertice c’era una società di Viterbo operante sotto l’insegna «Pago poco». Ci sono stati cinque arresti e sono stati sequestrati computer, telefonini, mobili, elettrodomestici. Gli arrestati sono domiciliati in provincia di Viterbo e Frosinone, indagati per reati fallimentari e per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. 
Sarebbe stata accertata l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa tramite l’acquisto da diversi fornitori nazionali di materiale vario (computer, televisori lcd, condizionatori, elettrodomestici, mobili) effettuato da due società di Terni e Viterbo, una con il marchio «Pago Poco».
La merce, pagata solo per le prime forniture e per le successive sono stati emessi assegni scoperti, è stata ceduta a terzi a prezzi inferiori a quelli correnti. Per ora, dopo numerose perquisizioni, è stata rinvenuta solo una minima parte della merce. Sono risultati truffati circa 50 imprenditori su tutto il territorio nazionale.
I presunti responsabili dell’illecito traffico sono stati incarcerati a Trento, Bolzano, Rovereto, Vicenza e Verona. Ci sono state anche, durante le indagini, tre denunce per ricettazione di persone residenti nel viterbese. Altre due persone sono state denunciate per associazione a delinquere.

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