In tema di costi della politica, c’è da registrare il commento soddisfatto del Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria, ai dati diffusi dalla Conferenza nazionale delle Assemblee legislative. Con orgoglio Mauro Tippolotti rivendica che “le indennità mensili percepite dai consiglieri regionali dell’Umbria, pari a 6.597 euro netti, e quella dei presidenti di Consiglio e Giunta, 7.102 euro netti, sono le più basse tra tutte le venti Regioni italiane, senza contare che la cifra reale si abbassa ulteriormente per l’incidenza delle addizionali Irpef”.
Cifra identica percepiscono anche coloro che ricoprono il ruolo di presidente e vicepresidente di commissione o di capogruppo, mentre in altre 18 regioni italiane “i vertici” percepiscono somme aggiuntive. Significativo anche il dato relativo alla percentuale del bilancio annuale (20 milioni 126 mila 783 euro) dedicata al personale in servizio presso i gruppi consiliari, che con il 3,52% è la più bassa dopo quella della Calabria (0,67%).
L’Umbria è poi all’11° posto della classifica fra le regioni, con il 2,91%, per la quota di bilancio per il funzionamento dei gruppi. A metà classifica anche per quanto riguarda il rapporto abitanti/consiglieri regionali dell’Umbria, che, con i suoi 30 eletti, fa registrare in media 28 mila 929 cittadini per ogni consigliere. Ovviamente tale ultimo dato non tiene conto dell’aumento dei consiglieri previsto dallo statuto, che farebbe schizzare – ove non ci sia un ripensamento – l’Umbria in coda al gruppo.
Alla luce,anche, dei dati di attività dell’assemblea, per Tippolotti “l’Umbria appare come una delle regioni più virtuose per ciò che riguarda sia la spesa che la funzionalità dell’Assemblea.”
- Redazione
- 4 Agosto 2007
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