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Al momento solo 7.500 domande, complice una scarsa conoscenza dei meccanismi anche da parte di istallatori e progettisti

Vanno a rilento le domande per ottenere il bonus del 55% finalizzato alla realizzazione di interventi di riqualificazione energetica. Sono solo 7.500 le domande giunte finora in tutta Italia.
Lo ha annunciato l’Enea, l’ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, che raccoglie le certificazioni da parte dei contribuenti che fanno richiesta delle detrazioni Irpef e Ires sugli interventi destinati a contenere i consumi energetici, ovvero installazione di caldaie ad alta efficienza, pannelli solari, infissi e finestre bassoemissive, riqualificazioni edilizie (mentre non rientrano in questo pacchetto di incentivi i pannelli fotovoltaici, per i quali è in vigore il conto-energia).
Nonostante qualcuno legga in modo positivo il numero di richieste (soprattutto considerando che di fatto si tratta delle richieste arrivate in appena due mesi, cioè dalla data del 31 maggio 2007 in cui è stata emanata la circolare dell’agenzia delle entrate), il numero appare in realtà alquanto scarno. Anche perché la previsione iniziale stimava in 250 mila i soggetti potenzialmente interessati alla misura che, ricordiamolo, scade il 31 dicembre prossimo.
Non ha giovato sicuramente la confusione iniziale e il tempo trascorso – almeno 5 mesi – per fare chiarezza sulle modalità di accesso all’incentivo. La comunicazione è stata di fatto delegata al privato, con la pubblicità di piccole imprese locali che una volta interpellate spesso si trovavano nella necessità di ammettere di non sapere ancora bene come funzionava “il giochino”.

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