Conferma la crisi idrica in corso anche sull’Appennino la diminuzione, di 4 metri, della profondità del lago di Pilato, il lago a doppio specchio, con una caratteristica forma ad occhiale, che si trova nell’omonima Valle, sul Monte Vettore, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, a 1.940 metri di altitudine. La notorietà del lago deriva anche dal fatto che in alcuni giornate, dall’alto, sembra che l’acqua sia colorata di rosso.
La diminuzione del livello delle acque del lago, è dovuta alla scarsità delle precipitazioni nevose, quasi del tutto assenti nell’area durante lo scorso inverno, che alimentano la falda e su cui le piogge hanno scarsa influenza.
La situazione di calo delle acque, ha portato il lago ad un livello di 5 metri sui complessivi 9 metri in una situazione di normalità. Il fatto non è nuovo, addirittura nel secolo scorso si sono registrati anche due-tre prosciugamenti delle acque, come è avvenuto nel 1990.
Il lago è famoso perchè nelle sue acque vive, unico posto al mondo, il Chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo anostraco di colore rosso, che prende il nome dal botanico dell’Università di Camerino che scoprì la sua esistenza nel 1954 e che classificò 1.600 specie di piante presenti nei Monti Sibillini.
Il Chirocefalo si riproduce nei mesi più caldi, da metà luglio ad agosto, quando normalmente il lago e le sue sponde sono liberi dal ghiaccio e dalle nevi. Depone le sue uova sui bordi del lago, che si schiudono da un anno all’altro.
Il lago si può raggiungere a piedi da Foce, nel Comune di Montemonaco (AP), con una camminata di tre ore, e da Forca Viola, sopra la piana di Castelluccio (PG), anche in questo caso all’incirca in tre ore.
- Redazione
- 15 Agosto 2007
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