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Dopo la prima sanzione per gli scontrini mancanti, molti commercianti "scoprono" un fatturato più ricco del 25%

I controlli sull’emissione degli scontrini fiscali in corso anche in Umbria potrebbero a breve portare ad una correzione di molti dati statistici ufficiali. I comportamenti dei contribuenti umbri sono sempre stati molto simili a quelli marchigiani e proprio dalla vicina regione viene un’analisi che fa sorridere.
La Direzione regionale delle entrate delle Marche ha preso in esame 124 esercizi commerciali già sottoposti, nel corso del 2007, ad almeno un controllo con esito positivo: nel maggio scorso i funzionari sono tornati presso gli stessi esercizi per rilevare, dal registro dei corrispettivi, gli importi annotati nei giorni immediatamente precedenti e successivi al controllo.
Si è così scoperto che, nei quindici giorni successivi al primo controllo, un panettiere ha emesso scontrini per il 360% in più rispetto a quelli che aveva emesso nei quindici giorni precedenti. E che un contribuente scoperto a non emettere scontrino il 9 febbraio 2007, dal 10 al 24 dello stesso mese ha avuto incassi per il 229% in più rispetto al periodo 25 gennaio-8 febbraio.
A parte i casi-limite, più in generale è risultato che, dopo la prima constatazione, l’ammontare degli incassi aumenta in media del 25%. Anche nei casi (91 in tutto) in cui è stato possibile reperire i dati relativi alle registrazioni 2006, l’incremento si conferma significativo, con un analogo +25% di corrispettivi registrati nel mese oggetto del controllo e un +38% nei quindici giorni successivi all’ispezione.

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