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Il consigliere Andrea Caprini lamenta l'inserimento non concordato di un punto relativo alla gestione dei rifiuti e dice basta alla "politica del bastone e della carota" di un sindaco Ruggiano in stile "Edmondo de Amicis"
caprini

Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultimo burrascoso Consiglio comunale che già si aprono nuovi fronti su quello prossimo venturo convocato per i primi di settembre (mentre continuano ad arrivare contributi che vengono ospitati nella sezione “lettere e interventi”).
A mettere altra “carne a fuoco” è il consigliere di Rifondazione comunista Andrea Caprini, già distintosi per essersi presentato pressoché solitario in aula a tentare di contrastare il centrodestra. Dopo un giorno di silenzio, torna allo scoperto per invitare il sindaco a “smettere di minacciare continuamente di dimettersi” e di “impegnare, se riesce, la sua coalizione al rispetto degli accordi raggiunti nelle sedi istituzionali”.
“Prendiamo atto – scrive Caprini – che la politica del bastone e della carota sta diventando prassi: già nel Consiglio comunale precedente, in occasione della discussione sulle linee di indirizzo per le nomine degli enti, abbiamo sottolineato l’incongruenza tra la disponibilità al dialogo del sindaco e gli atteggiamenti di parte organica della sua maggioranza che ha ritenuto opportuno adire le autorità giudiziarie e contabili competenti su presunte irregolarità nella gestione degli enti medesimi”.
Dopo aver sottolineato come finora nessun atto ha fatto seguito al chiarimento politico richiesto da Rifondazione comunista sulla suddetta vicenda Etab, Caprini apre il nuovo fronte. “Oggi, a fronte di una calendarizzazione dei lavori concordata in conferenza dei capigruppo, il centrodestra ha furbescamente avanzato istanza per la convocazione di un Consiglio con un atteggiamento che cozza con gli impegni assunti, con le aperture al centrosinistra e gli interventi in stile “Edmondo De Amicis” del sindaco.
Tra l’altro nell’ordine del giorno è stato inserito anche il punto relativo della gestione di rifiuti senza che in nessuna sede politico istituzionale il primo cittadino abbia chiarito, al di là delle dichiarazioni rilasciate sulla stampa, i suoi intendimenti. I temi della qualità e dei costi dei servizi ai cittadini sono troppo importanti per relegarli nel limbo della demagogia e del populismo o peggio ancora per utilizzarli ai fini di operazioni di mero cabotaggio politico che francamente non ci interessano”.
L’affondo di Caprini torna nuovamente in chiusura a quanto accaduto lunedì nelle sale del Consiglio comunale: “Preferiamo non rispondere – conclude il comunicato – alle accuse di scarsa moralità formulate dal sindaco anche se ci preme sottolineare che chi le lancia dovrebbe avere almeno il buon gusto di spiegare ai cittadini come mai in campagna elettorale l’Amministrazione di centrosinistra veniva dipinta come un’orda di irresponsabili, mentre oggi gli stessi detrattori di allora ne confermano l’opportunità delle scelte fondamentali senza accampare valide alternative né dal punto di vista politico né dal punto di vista gestionale, economico e finanziario”.

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