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Il presidente spiega l'iter seguito per la convocazione e conferma: "la data del 20 agosto era stata unanimemente concordata"; nella sezione "lettere e interventi" ospitiamo in tempo reale tutte le nuove reazioni sulla vicenda
todi-comune

“Tirato per la giacchetta” da una parte e dall’altra in molti degli interventi susseguenti l’ultimo Consiglio comunale di Todi (mentre altri continuano a fluire e ad essere ospitati nella sezione “lettere”), il presidente del massimo consesso cittadino, il socialista Floriano Pizzichini, esce finalmente allo scoperto per fornire “l’interpretazione autentica” del suo atteggiamento sulla vicenda.
“In merito alle polemiche uscite in questi giorni riferite alla convocazione del Consiglio comunale – scrive Pizzichini – intendo precisare l’iter concordato all’interno dell’Ufficio di Presidenza e con i capigruppo, che prevede la riunione di questi due organi e la consultazione degli stessi da parte del presidente del Consiglio per l’individuazione della data di convocazione e dell’ordine del giorno.
Queste funzioni – tiene a precisare Pizzichini – sono prerogative del presidente del Consiglio, il quale considerata la delicata situazione in cui versa il Comune di Todi, ha ritenuto opportuno seguire ogni volta l’iter concordato. Pertanto risulta incomprensibile come, a fronte di un Consiglio, quello del 20 agosto, unanimemente concordato con i vice presidenti del Consiglio e i capigruppo di maggioranza ed opposizione si possano muovere perplessità sulla corretta convocazione del Consiglio stesso”.

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