A distanza di cinque giorni dal mancato svolgimento del Consiglio comunale di Todi, che ha fatto riesplodere in tutta la sua intensità la contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra, le acque politiche cittadine rimangono agitate. Lo conferma (mentre continua ad impazzare il “botta e risposta” fra le opposte fazioni) il lungo intervento con il quale il capogruppo di Alleanza Nazionale, Stefano Marchetti, replica all’uscita del capogruppo dell’Ulivo Cappelletti.
“A nome del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale di Todi – scrive Stefano Marchetti – vorrei fare alcune precisazioni su quanto detto in questi ultimi giorni dalle forze di centrosinistra.
Prima di tutto noi consiglieri di AN siamo stufi di questi continui riferimenti a “quelli in camicia nera”, quindi fascisti, prepotenti, sopraffattori e quanto di più dolce ci siamo sentiti dire dall’inizio della campagna elettorale e sino ad ora dalla gran parte dei candidati del centrosinistra e dai loro sostenitori. Oltre a offendere noi si offende tutti quegli elettori che ci hanno dato fiducia e che non ne possono più di essere ghettizzati solo perchè non sono di sinistra.
Ci hanno accusato di essere “dilettanti allo sbaraglio”, degli sprovveduti incapaci di capire la macchina amministrativa o di leggere un bilancio, poi subito dopo diventiamo dei furboni che con disinvoltura ci approfittiamo con prepotenza dei poveri consiglieri di centrosinistra.
Ora per fare delle “prepotenze”, delle prevaricazioni bisognerebbe essere in maggioranza: come possiamo farlo se siamo 10 contro 11 in Consiglio? A me sembra che le prepotenze le pratichi chi, forte del suo potere d’interdizione, fa mancare il numero legale in Consiglio quando non vuole discutere un argomento “scomodo”.
Quanto “all’atteggiamento furbesco sulla nomina del presidente del Consiglio comunale” vorrei
ricordare al consigliere Cappelletti che io stesso, su incarico del sindaco, ho contattato tutti i consiglieri del centrosinistra due settimane prima del Consiglio per trovare una candidatura condivisa. Ora non so cosa intenda Cappelletti per condivisa: per me non significa una sola proposta e fatta durante il Consiglio (tra l’altro nessuno ha detto che Romina Perni, ragazza intelligente e simpatica, fosse un’estremista), ma almeno qualcuna e magari qualche ora prima…
Detto questo la candidatura del consigliere Pizzichini è stata fatta in Consiglio e prima nella conferenza dei capigruppo dal consigliere Alvi a nome del Gruppo dello SdiI-Reppublicani e noi l’abbiamo accettata: ricordo che con 10 voti avremmo potuto eleggere un nostro consigliere alla presidenza ma non l’abbiamo fatto.
Il Consiglio del 20 agosto è stato convocato 10 giorni prima e discusso nella conferenza dei capigruppo il 13 agosto, quindi un po’ di tempo per dare uno sguardo alle carte c’è stato. In quella sede è stato deciso che per motivi di “ferie” due punti politici, cioè il rinnovo della Commissione edilizia e i criteri per le nomine negli enti, non venissero discussi e rimandati a data da destinarsi (ricordo che per evitare di votare i “criteri per le nomine” i consiglieri di centrosinistra avevano abbandonato il precedente Consiglio facendo mancare il numero legale) e di portare in Consiglio solo le pratiche edilizie evase dalla Giunta Marini tra marzo e maggio e che andavano semplicemente approvate.
Non è esatto dire che il consigliere Caprini voleva semplicemente anticipare il nono punto in quanto contestualmente lo voleva rimandare a un Consiglio successivo, non so bene per quale ragione. A causa del rifiuto di questo rinvio ha fatto mancare il numero legale al Consiglio.
Quanto alle minacce con le quali il centrodestra ricatterebbe il centrosinistra, io non le riesco a vedere, mentre ricordo al consigliere Cappelletti come lui abbia più volte ribadito che fino a quando il sindaco Ruggiano non avesse assunto una decisa presa di posizione (abiura?) nei confronti degli atti del consigliere Epifani, questi argomenti (criteri delle nomine negli enti, commissione edilizia) non sarebbero stati messi all’ordine del giorno del Consiglio.
Certo mi sembra strano che chi applaudiva la Magistratura quando portava un avviso di garanzia ad un presidente del Consiglio dei Ministri mentre presiedeva un G8, poi si alteri così per un semplice esposto su delle transazioni nei confronti del presidente dell’Etab… ma forse dipende dal fatto che i due presidenti non militano nello stesso partito.
Ora, visto che il centrosinistra ha la maggioranza numerica in Consiglio (11 a 10), non vedo perchè non vuole che questi argomenti vengano trattati: può sempre bocciarli e votare un proprio ordine del giorno. Magari non vuole che vengano a galla ulteriori divisioni all’interno della maggioranza consiliare, ma francamente questo non mi sembra un motivo sufficiente per bloccare i lavori del Consiglio comunale.
Quanto all’accusa che viene fatta al sindaco Ruggiano di “appropriarsi” dei meriti altrui, che io sappia i “nastri li taglia” il sindaco in carica e non l’ex, trattandosi di opere fatte con soldi pubblici quindi di tutti noi e non con quelli del sindaco che le ha messe in cantiere.
Tra l’altro, se non ricordo male, la palazzina polifunzionale del Quartiere Europa, fatta con una donazione di un privato a beneficio degli abitanti della zona, è stata inaugurata in pompa magna dalla precedente Giunta comunale a 10 giorni dalle elezioni e in quell’occasione nè io nè Ruggiano (consigliere uscente) nè altri esponenti del centrodestra sono stati invitati all’evento.
Detto questo concludo con un nuovo invito a trovare tutte le intese possibili tra tutti i partiti e i consiglieri del consesso comunale, lasciando da parte retorica e tatticismi politici con il fine del bene di Todi e dei suoi cittadini, convinto che da parte nostra saranno fatti tutti gli sforzi necessari a far funzionare la macchina comunale ma sempre a disposizione del giudizio degli elettori nel caso ci si trovi nell’impossibilità di governarla”.






