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Nuove malattie sono scoperte al ritmo di una all'anno: dal 1967 ad oggi sono stati identificati 39 nuovi agenti patogeni

L’antichissima constatazione, più che una teoria, dei vasi comunicanti, si applica ad ogni attività umana, nonostante che i così detti esperti se ne dimentichino spesso e volentieri. Quando ambienti “diversi” vengono messi in comunicazione è quello più “pieno” che travasa i suoi contenuti in quello più vuoto.
Il principio si applica anche in campo sanitario.
Ogni anno una nuova malattia: questo il ritmo inquietante e senza precedenti della scoperta di nuovi agenti patogeni registrato negli ultimi decenni nel mondo.
Inoltre – afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo ultimo Rapporto annuale sulla salute – l’estensione geografica delle malattie infettive progredisce come mai nel passato in un mondo che registra oltre due miliardi di passeggeri aerei all’anno e scambi commerciali tra ogni angolo del pianeta.
Mai come prima, la sicurezza sanitaria dipende ora dalla cooperazione internazionale e dalla volontà di tutti i Paesi di agire.
Per l’Oms, il mondo “non ha più niente di stabile” sul fronte delle malattie e “sarebbe dar prova di ingenuità o di passività estreme pensare che non sopraggiungeranno, prima o poi, altre malattie come l’aids, la febbre emorragica di Ebola o la Sars”.
E’ dagli anni ’70 che nuove malattie emergenti sono scoperte al ritmo senza precedenti di una all’anno e dal 1967 ad oggi sono stati identificati 39 nuovi agenti patogeni.
Tra questi l’hiv, la Sindrome respiratoria acuta severa (Sars), le febbri emorragiche di Ebola o Marburg o il virus di Nipah.
Inoltre colera, febbre gialla ed infezioni epidemiche a meningococchi sono riapparse negli ultimi decenni del XX secolo.
Oltre 1.100 eventi sanitari di natura epidemica sono stati confermati dall’Oms negli ultimi cinque anni.
Come se non bastasse, i progressi compiuti risultano compromessi dalla generalizzazione della resistenza agli anti-infettivi.
Particolarmete allarmanti,i casi di turbercolosi ultra resistente, ma anche la farmaco resistenza per le infezioni nosocomiali e quella che comincia ad emergere presso l’Hiv.

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