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Sarebbero, oltre che inutili per controllare l'obesità, dannosi per la salute

I dolcificanti artificiali sono solo una illusione, secondo una ricerca dell’Università inglese. Anche l’intestino ha le sue papille gustative, in grado di captare i sapori dolci. I ricercatori dell’Università di Liverpool hanno identificato, in questo tratto dell’apparato digerente, una molecola che può ‘saggiare’ lo zucchero assunto con la dieta.
La scoperta spiega perchè i dolcificanti artificiali spesso non aiutano a dimagrire. Il recettore, infatti, è capace di captare anche i dolcificanti e questo si traduce in un aumento della capacità dell’intestino di assorbire gli zuccheri.
Ma i dolcificanti sono sotto accusa anche per altri aspetti. Natural Strategies for Cancer Patients (Strategie naturali per i malati di cancro) un libro che tratta della terapia nutrizionale anti-cancro, contiene alcune notizie su aspartame e glutammato che, se confermate, darebbero da riflettere.
Un ricercatore infatti ha rilevato che, quando le cellule cancerogene vengono esposte al glutammato, diventano più mobili, e si ottiene lo stesso effetto col glutammato monosodico. Anch’esso rende le cellule cancerogene più mobili, e facilita le metastasi. Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti, che è una delle prime manifestazioni cancerogene.
Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estenderebbe come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta. I ricercatori hanno fatto degli esperimenti nei quali avrebbero osservato che bloccare l’uso del glutammato, in contemporanea a farmaci convenzionali quali la chemioterapia, ha funzionato molto bene, ha aumentato gli effetti dei farmaci anti-cancro.
Uno studio italiano (realizzato dal centro di ricerca Istituto Ramazzini di Bologna) avrebbe rilevato un significativo aumento statistico di linfomi e leucemia.  I ricercatori hanno alimentato le cavie con aspartame per tutta la loro vita, e le hanno fatte morire naturalmente.
Sei si guarda ai prodotti alimentari per lo svezzamento, molti avrebbero proteine idrogenate con caseina estratti di soia, brodo: tutte, secondo l’autore del libro, fonti di glutammato.
Adesso si stanno usando gli estratti di soia. La soia avrebbe uno dei più alti livelli di glutammato di qualsiasi altro prodotto vegetale. Quando la si idrolizza, rilascia glutammato, insieme alle proteine di soia. I livelli di glutammato sarebbero più alti di quanto non li possa mai avere un qualsiasi prodotto con glutammato.

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