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Introdotti nuovi incentivi per chi eccelle nel triennio finale, con l'introduzione di benefici economici, viaggi di istruzione e agevolazioni culturali

Il tentativo di rivalutare la meritocrazia nella scuola italiana continua. Già dal prossimo anno scolastico verranno premiati e incentivati i risultati di eccellenza degli studenti italiani del triennio delle superiori.
Il certificato di eccellenza darà accesso non solo ai crediti formativi, ma anche e soprattutto a incentivi che andranno dai benefici di tipo economico all’ammissione a tirocini formativi, dai viaggi di istruzione e visite a siti specialistici ai benefit ed accreditamenti per l’accesso a biblioteche, musei e altri luoghi di cultura.
E’ quanto prevede il decreto legislativo del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni approvato in via preliminare nel Consiglio dei Ministri.
Nel decreto si prevede che la valorizzazione delle eccellenze riguardi tutti gli allievi dell’ultimo triennio dei corsi secondari superiori, in merito sia alle diverse discipline o alla aree pluridisciplinari, sia a settori avanzati di carattere tecnico e professionale. Saranno considerati tanto le prestazioni individuali, quanto i risultati raggiunti da gruppi di studenti qualora – come nel settore tecnico e professionale – si richiedano forme particolari di collaborazione tra gli allievi.
Nuovi gli strumenti per la certificazione dell’eccellenza inoltre cercheranno di abituare gli studenti agli “esami” e competizioni della vita, attraverso l’organizzazione di momenti di confronto e di competizione (olimpiadi, certamina, competizioni nazionali, ecc.), organizzati per gradi, dalla singola istituzione scolastica a quelli provinciali e regionali, fino alle gare di livello nazionale.
Lo stesso Ministero renderà pubblico ogni anno il numero degli studenti che hanno ottenuto le certificazioni di eccellenza e gli eventuali incentivi premiali. Gli elenchi degli studenti – con il consenso degli interessati – potranno essere resi disponibili per le Università, le istituzioni di ricerca e le imprese.
Altre novità rilevanti
introdotte dal Ministro della Pubblica Istruzione riguardano le scuole professionali, reintrodotte nel sistema di istruzione secondaria superiore.
A partire dall’anno scolastico 2007/2008 gli studenti degli istituti professionali vedranno una riduzione dell’orario settimanale da 40 a 36 ore: la riduzione verrà effettuata inizialmente solo per il primo biennio e si estenderà alle seconde classi nell’anno successivo.
Gli istituti tecnici e professionali sono interessati anche da provvedimenti che prevedono l’istituzione di collegamenti con il mondo del lavoro, con la formazione professionale e con l’università e la ricerca e l’adozione di regolamenti ministeriali per snellire il numero degli attuali indirizzi di studio e per avere più spazio per le attività di laboratorio, di tirocinio e di stage.
Per il nuovo anno scolastico il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 258 milioni di euro, per borse di studio e libri di testo (gratuiti o semigratuiti) a favore di ragazzi appartenenti a famiglie disagiate.
Agevolazioni per la frequenza scolastica, ma anche attenzione al rendimento.
Tra le preoccupazioni del Ministero c’è anche la diminuzione del numero dei promossi. Per far fronte a questo problema saranno intanto stanziati 30 milioni di euro aggiuntivi per i corsi di recupero delle scuole, e se questo provvedimento non dovesse bastare a colmare le lacune degli studenti, il Ministro Fioroni ha annunciato che si potrebbe anche “rimettere mano al ripristino degli esami di riparazione”.
Una particolare emergenza formativa si riscontra inoltre nel campo delle materie scientifiche e così sempre meno studenti scelgono all’università studi di tipo scientifico. Per arginare questo fenomeno da settembre prenderà il via una Commissione nazionale per la crisi delle materie scientifiche, con il compito di studiare il problema e di individuare rapidamente le misure necessarie a superarlo.

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