Il forte contrasto, già presente negli Stati Uniti d’America, tra gli psichiatri che ritengono i bambini “malati” e quanti denunciano il tentativo di “medicalizzare” ogni manifestazione di disagio o semplice irrequietezza giovanile, è esploso anche in Italia.
Motivo scatenante la diffusione di una relazione degli psichiatri sulla base della prima ricerca epidemiologica multicentrica italiana che ha indagato la prevalenza dei disturbi mentali in un campione di preadolescenti, tra i 10 e i 14 anni che vivono un contesto urbano e metropolitano, in diverse regioni italiane.
Secondo i dati ottenuti in questo studio, il 9,1% del campione soddisfa criteri per un disturbo psichico secondo la classificazione del DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, APA 1994).
L’analisi specifica dei vari disturbi presenti evidenziava i seguenti dati: più del 7% della popolazione preadolescenziale soffre di disturbi d’ansia; di questi il 5% è rappresentato da disturbo ossessivo-compulsivo, il 12% da disturbo post-traumatico da stress, il 9,1% da agorafobia ed il 9,5% da fobie sociali; meno dell’1% della popolazione soffre di disturbo depressivo; meno del 2% della popolazione preadolescenziale soffre di Adhd; circa l’1% della popolazione presenta un disturbo della condotta.
Contro questi tesi un migliaio di rappresentanti del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, del Movimento Umanista di Firenze e dell’associazione”Genitori separati dai figli”, si sono dati appuntamento ed hanno marciato per le strade di Firenze per protestare contro le false etichettature e l’uso ed abuso dipsicofarmaci nei bambini. Per tali associazioni “la psichiatria, senza solide basi scientifiche, sta medicalizzando il comportamento dei bambini, sostituendo si alla famiglia e agli educatori, impedendo di risolvere i reali problemi con false diagnosi e trattamenti estremamente pericolosi, sia dal punto di vista fisico che mentale, per il futuro del bambino!.
E’ proprio il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ad essere preso di mira. Infatti, “a prescindere dall’altisonante titolo, non è nient’altro che un elenco di disturbi votati per alzata di mano. Un metodo sicuramente molto democratico ma per niente scientifico“.
- Redazione
- 29 Agosto 2007
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