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In attesa dell'incontro con il Vescovo di Todi, il comitato frazionale scrive: "il problema è molto complesso e la presunta contesa per la gestione dell'area verde ne costituisce solo un aspetto"

Il comitato frazionale di Ilci di Todi che si contrappone al parroco sulla gestione dell’area verde realizzata a servizio del paese torna a far sentire la sua voce. Lo fa attraverso un comunicato con il quale prova a fare definitiva chiarezza in merito alle proprie posizioni, cercando innanzitutto di sgombrare il campo da fini politici o ideologici.
L’iniziativa, che non è detto riesca a stemperare gli animi, arriva all’indomani di alcuni festeggiamenti religiosi che sembra non abbiano richiamato, forse indirettamente ance per gli strascichi della vicenda, quella partecipazione corale che in passato ha contraddistinto il comportamento della comunità di Ilci.

“In questi ultimi giorni – scrive Ugo Todini, in qualità di portavoce del comitato frazionale – dopo esserci accordati con il Vicario e con il Vescovo per un incontro che si terrà in data 11 settembre, credo che si imponga un periodo di riflessione a noi del Comitato, affinchè data la pubblicità avuta per questa vicenda non si inneschi una ulteriore ridda di polemiche con la parrocchia che servirebbero ad esasperare oltremodo gli animi. Aspettiamo quindi fiduciosi questo appuntamento lasciando aperta la porta del dialogo come è nostra consuetudine, sperando che si possa definitivamente mettere fine a questa annosa vicenda”.
Dopo la premessa conciliante, il comunicato entra nel vivo del problema. “Certo il compito non sarà facile – scrive Todini – perchè, occorre dirlo, il problema è molto complesso e la presunta “contesa” per l’area verde ne costituisce solo un aspetto. Senza voler entrare nel merito della questione, vorrei puntualizzare lo stesso alcuni aspetti, così giusto per esser chiari:
– la proprietà dell’area dove insiste il campo polivalente è della parrocchia e nessuno lo mette ovviamente in discussione;
– la gestione dell’impianto è stata affidata al parroco che ne è anche il responsabile, ed anche questo è stato accettato;
– il comitato frazionale è stato creato anche (e non solo) per garantire un utilizzo pubblico della struttura, previa stesura di un regolamento e non in contrapposizione con la parrocchia tanto è vero che è nato proprio in collaborazione con Don Ferdinando nelle sale parrocchiali.
– il comitato frazionale non vuole accampare altri diritti se non quelli di poter usufruire di uno spazio da tempo desiderato ed agognato dai residenti in Ilci, spazio che direi sia vitale per la frazione e che non si vuole usare per scopi meramente lucrativi, semmai ricreativi;
– il comitato non persegue fini politici o ideologici, ma nasce per rappresentare al meglio le problematiche della frazione proponendosi come interlocutore nei confronti dell’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con la parrocchia (lo speriamo) e con il Circolo M.C.L., altra struttura importante perchè fondamentale centro di aggregazione e di vita sociale per gli abitanti di Ilci”.
“Questa – conclude il portavoce del Comitato frazionale – è in estrema sintesi la natura del problema, farla comprendere a tutti coloro che non l’hanno vissuta e seguita in poche righe è compito assai difficile, la posta in gioco è alta se si considera che questa frazione tradizionalmente è molto attiva nell’organizzare eventi e manifestazioni per lo stare insieme, è nulla se la si considera sotto il profilo economico”.

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