Si avvicina la riapertura delle scuole ed il fenomeno del “bullismo” ritorna a preoccupare. “In specifici ambienti urbani il bullismo assume dimensioni rilevanti e coinvolge il 40-50% dei ragazzi in età scolare con la tendenza a devolvere, in ambienti comunitari quali quelli militari o carcerari, in gravi atti di violenza”.
Lo ha detto il professor Bennett L. Leventhal, docente di psichiatria all’Università dell’Illinois, intervenendo al XIII Congresso dell’Escap a Firenze”. Secondo il professore Leventhal, il bullismo é più subdolo nelle ragazze che nei ragazzi ma è comunque diffuso in entrambi i sessi.
“Prendere vittima ed esecutore e agire sulla loro relazione non serve – ha continuato Leventhal – l’intervento deve essere allargato alla comunità per poter essere efficace. La comunità deve impegnarsi nel disincentivare gli atteggiamenti impropri, educare le figure educative come insegnanti o allenatori sportivi a porre un’attenzione speciale nei confronti di questi atteggiamenti. Anche la famiglia ha un ruolo in questo processo e deve, per esempio, proporre la risoluzione dei problemi mediante l’impiego di modalità non conflittuali”.
- Redazione
- 4 Settembre 2007
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