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La conseguenza è il frutto di un accordo tra Regione dell'Umbria, Usl e Prefetture di Perugia e Terni

Tutti gli umbri che violeranno l’articolo 186 del codice della strada (guida in stato di ebbrezza) dovranno sottoporsi sia ad esami del sangue (emocromo, trigliceridi, transaminasi, gamma-gt) che ad un colloquio informativo presso il Servizio di alcologia della propria Azienda Usl.
Sulla base di un atto approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, con il quale vengono individuate le procedure sanitarie da seguire dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, si tenta di accrescere anche tra i bevitori occasionali la consapevolezza delle conseguenze di una guida in stato di ebbrezza, promuovere l’adozione di uno stile di vita appropriato e dare certezze ai cittadini su percorsi e tempi necessari per riavere la patente.
Sulla base dei risultati emersi – riferisce una nota della Regione – spetterà poi alla Commissione medica locale esprimere il giudizio finale in relazione alle tre classi di rischio individuate: bassa, media ed alta.
Le procedure individuate nel protocollo sanitario approvato oggi sono frutto di incontri con rappresentanti delle due Commissioni mediche locali, dei Servizi di alcologia delle quattro Usl dell’Umbria e delle Prefetture di Perugia e Terni.
Le Prefetture si faranno carico di allegare al provvedimento di sospensione della patente un promemoria per gli interessati con gli elementi essenziali del percorso sanitario da seguire.

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