Si “scalda” l’argomento consulenze in ambito regionale. Forza Italia, il presidente della Provincia di Perugia e la CGIL tornano sull’argomento dopo l’iniziale interrogazione dell’azzurro Ivo Fagiolari, che ribatte.
In relazione all’interrogazione presentata dal capogruppo di Fi alla Provincia di Perugia, Ivo Fagiolari, in una nota della presidenza della Provincia, si respingono le accuse. “La Provincia di Perugia, tramite i propri uffici, ha provveduto con la massima tempestività ad adempiere alle disposizioni di legge, raccogliendo e inviando, tramite procedura telematica, al Dipartimento della Funzione Pubblica, in data 22 maggio 2007, i dati richiesti e relativi agli incarichi in società partecipate conferiti da questo ente. Gli stessi dati sono stati inoltre pubblicati sull’Albo Pretorio (certificato n. 154), nonché in data 1.06.07 sul sito Internet dell’ente, con apposito link nella home page, dando piena attuazione alle norme di legge richiamate”.
Non contento della smentita, Cozzari entra in polemica con Fagiolari contro cui ritorce l’accusa di scarsa attenzione per non aver, “da oltre tre mesi”, consultato “il sito Internet dell’ente nel quale è stato eletto”.
Ma Fagiolari non ci sta e torna alla carica: “Il Presidente Cozzari, nel solito intento di prendere in castagna l’interrogante dimostra, ancora una volta, di non sapere leggere le interrogazioni”. Nella originaria interrogazione, non sarebbe stato compreso, secondo il capogruppo di FI che “ il sottoscritto con l’atto in questione chiede la pubblicazione dell’elenco completo, dico completo, degli incarichi di amministratore nelle società partecipate della Provincia. Inoltre, chiedo ancora la pubblicazione dell’elenco completo, dico completo, delle collaborazioni e consulenze che, guarda caso, il Presidente ha dato l’ordine di inserire nel sito Internet lo stesso giorno in cui ha ricevuto la mia interrogazione”.
Anche per la Cgil-Funzione pubblica è necessaria “la massima trasparenza dell’uso che le pubbliche amministrazioni fanno di incarichi e consulenze esterne”, oltre che riportare all’interno degli stessi enti le attività considerate centrali e strutturali.
A dimostrazione della volontà di lavorare in questa direzione – ricorda il sindacato in una nota – il 25 luglio scorso l’Amministrazione regionale, i sindacati territoriali e la Rsu della Regione hanno siglato un accordo per ripristinare la normalità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel reclutamento del personale, salvo casi eccezionali da ricondurre nei piani occupazionali discussi con i sindacati. Lo stesso accordo prevede inoltre uno “stop” al ricorso a strumenti di lavoro atipico.
- Redazione
- 6 Settembre 2007
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