Il Consiglio comunale di Todi di mercoledì 5 settembre si è svolto regolarmente e, a distanza di quasi tre mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, ha licenziato le sue prime delibere.
La tempesta politica seguita alle prime sedute, in particolare a quella del 20 agosto, ha lasciato il posto al (quasi) sereno, ma la sensazione è che il “bel tempo” – come accade a fine estate – non abbia i caratteri della stabilità. Già in tale frangente sono ricomparse infatti le “perturbazioni”, con gli interventi di Caprini ed Epifani che hanno minacciato il ritorno dei temporali e con Cappelletti ad annunciare che, chiusa in nome del superiore interesse della città questa giornata, torneranno a spirare probabilmente venti di bufera.
Detto del clima, veniamo alla sostanza, rimandando ad altro articolo la cronaca dei singoli interventi per dare invece subito conto di quanto deciso dal massimo consesso civico. Consesso che si è aperto con tutti i ventuno consiglieri presenti alle 18 e 22 minuti davanti ad un pubblico di una cinquantina di persone.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità sia le modalità per la nomina della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio (ex commissione edilizia), sia la definizione degli indirizzi per la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e altre istituzioni. In questa seconda occasione, però, in aula c’erano solo 20 consiglieri, causa l’uscita inizialmente non programmata di Caprini in reazione ad un intervento di Epifani sulla sua denuncia contro l’Etab (tema che ha di nuovo surriscaldato gli animi, costringendo ad una prima sospensione della seduta).
Il piatto forte della serata è stato, come ampiamente previsto, il punto 4, ovvero quello riferito alla gestione integrata dei rifiuti, con la proposta di far uscire il Comune di Todi dall’Ambito territoriale ottimale. Pur in presenza anche in questo caso di un accordo preliminare di massima raggiunto nella conferenza dei capigruppo, il dibattito è stato lungo ed articolato e alla fine, dopo la nuova sospensione della seduta resasi necessaria, si è arrivati a votare una delibera nella quale si è concordato all’unanimità: “1) di riesaminare la precedente delibera del Consiglio comunale n. 8 del 24.01.2005 con la quale si era aderito all’ATO; 2) di dare mandato al sindaco affinchè si adoperi nei confronti della conferenza dei sindaci del’ATO per la riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, se del caso richiedendo una procedura di modifica anche del piano regionale dei rifiuti, nonché di prevedere forme di duttilità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che garantisca le peculiarità del Comune di Todi, subordinando il raggiungimento di entrambi gli obiettivi per il rientro nella compagine dell’ATO”.
La conclusione formale, che equivale per ora solo all’apertura di un confronto duro con l’ATO (dal documento originario sono state infatti cancellate sia la parola “uscita” che “revoca”) non fornisce appieno le dimensioni del problema e della sua portata giuridica, politica ed economica, sfaccettature che potranno essere più chiare leggendo il resoconto compiuto del dibattito.
Il sindaco Ruggiano dovrà riferire al Consiglio l’esito della trattativa intavolata con l’ATO entro settembre, per assumere eventualmente altre determinazioni, riferite anche all’esperimento di un’apposita gara aperta ad altri soggetti.
Poco dopo le 21 è iniziata la discussione dei successivi punti tecnici, la cui approvazione è scorsa via veloce e senza intoppi fino a quello relativo alla zona industriale e alla lottizzazione “Manini”, sulla cui pratica si è registrato il voto contrario di Epifani e l’astensione di Caprini.
- Gilberto Santucci
- 6 Settembre 2007
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