Condividi su facebook
Condividi su twitter
I risultati dell'indagine congiunturale di Confindustria regionale fra le aziende della regione

Secondo trimestre 2007 in ripresa soprattutto per le aziende che operano nei settori agro-alimentare, tessile-abbigliamento e carta-cartotecnica che nelle ultime rilevazioni avevano lamentato una maggiore difficoltà. È quanto emerge dall’indagine congiunturale tra le imprese aderenti a Confindustria Umbria.
Tuttavia spingono a valutare l’ottimismo con prudenza: il quadro nazionale, una sostanziale stabilità dei livelli occupazionali, il persistere di difficoltà in particolare tra le imprese di minori dimensioni e le previsioni di stazionarietà per il trimestre in corso.
Nel secondo trimestre è stata rilevata:
La contrazione dell’incidenza delle imprese in difficoltà che rappresentano il 6,2% del totale.
–  Il 25% delle imprese intervistate dichiara un’espansione dei livelli di produzione oltre la soglia del 2,5%. In particolare il 15,2% delle imprese segnalano aumenti di produzione del 5% e oltre. Considerato il trend positivo è da ritenere segnale normale e corretto il fatto che su base tendenziale (cioè rispetto ad un anno fa) la quota di imprese in espansione sia maggiore della corrispondente quota su base congiunturale (cioè rispetto al precedente trimestre).
– La ridotta presenza, rispetto alle altre indagini, di imprese stazionarie: nel breve periodo sono il 47% e si tratta di un dato positivo se si considera che il precedente trimestre era comunque un trimestre espansivo. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno le imprese che registrano livelli di produzione stazionari sono il 38,4%, con la gran parte delle restanti – il 48,5 – che registra livelli di espansione di varia intensità.
Dopo molti trimestri, quest’ultima è la prima indagine da cui emerge un quadro di generale soddisfazione, per lo meno per quanto riguarda i vari comparti produttivi dell’alimentare e della cartotecnica, ma anche del minerario e delle imprese meccaniche.
Anche per questo trimestre il bilancio della congiuntura appare premiare le imprese più grandi. Il quadro complessivo è tuttavia migliore di quello precedente. Infatti il numero di quelle che dichiarano di aver accresciuto i livelli di produzione è di poco più alto di quello delle imprese che segnalano contrazioni.
Nel complesso sembra esserci quindi un recupero di attività produttiva. Un recupero tuttavia non sufficiente a indurre le imprese interpellate a ritenere di trovarsi di fronte ad una svolta sostanziale rispetto alle condizioni di un anno fa.
A conferma di ciò è la contrazione dei livelli occupazionali, stimabile intorno al mezzo punto percentuale, che si è verificata nelle imprese di minori dimensioni. Come a voler dire: se la ripresa si confermerà anche per noi si farà sempre in tempo a implementare gli organici assumendo il personale necessario. Il tono generale della congiuntura è quindi sostenuto dalle imprese più grandi, anch’esse con una variazione di mezzo punto percentuale degli organici, però in aumento.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter