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I centri di Don Bosco, presente a Perugia, Foligno e Marsciano, denunciano lo stato di crisi ma confermano la volontà di andare avanti

L’ente di formazione professionale dell’Istituto don Bosco di Perugia, si trova in uno stato di grave crisi tanto da dover ricorrere ad imminenti licenziamenti e lasciare per strada decine di giovani intenzionati ad usufruire della formazione professionale iniziale fino ad oggi offerta al territorio.
In una nota, i Salesiani e il personale dell’associazione Cnos Fap Regione Umbria, hanno però sostenuto che “è loro ferma intenzione proseguire ad occuparsi della formazione degli adolescenti in obbligo di istruzione”.
Motivo della situazione sarebbe che “la Regione Umbria ha deciso di ridurre l’offerta formativa cancellando la formazione professionale iniziale dopo 26 anni di proficua e ininterrotta attività rivolta alla popolazione scolastica socialmente più debole, a rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastico-formativa”.
A sostegno dell’ Istituto il consigliere regionale dell’Udc Enrico Sebastiani ha dichiarato che “Tutto ciò era prevedibile in quanto l’assessore regionale all’istruzione non si è mai impegnato a regolamentare i percorsi di istruzione e formazione professionale, competenza assegnata alle Regioni con la modifica della Carta Costituzionale. Anche le ultime disposizioni del ministro Fioroni, che ha previsto l’innalzamento della scuola dell’obbligo a 16 anni non smantellano gli attuali percorsi della formazione professionale dopo la terza media, ma anzi impongono alla Regione di concertare con le istituzioni scolastiche un percorso legislativo tale da garantire l’unitarietà della scuola dell’obbligo per tutti i ragazzi che frequentano anche indirizzi diversi“.
Secondo il consigliere dell’Udc “a questo punto è necessario che l’iniziativa legislativa venga adottata dalla Giunta, di concerto con i vertici scolastici, con una certa urgenza per colmare l’evidente lacuna, consentire il regolare inizio dell’anno scolastico ed anche per non discriminare i nostri giovani studenti rispetto a quelli di altre Regioni, quali l’Emilia Romagna, che già da tempo hanno provveduto in materia”.
Il gruppo di Forza Italia in Regione, mette in risalto che “da oltre 25 anni opera nella provincia di Perugia l’associazione Cnos Fap (Centro nazionale opere salesiane-Formazione e aggiornamento professionale), l’ente di formazione professionale dell’istituto Don Bosco, presente  a Perugia, Foligno e Marsciano con 65 addetti.
La sua attività ha interessato in massima parte soggetti deboli (oltre il 60 per cento degli allievi sono extracomunitari) ed ha conseguito importanti risultati con oltre 1.000 allievi formati e qualificati nel corso degli anni e tassi di medi di occupazione dell’80%, trascorsi 6 mesi dal conseguimento della qualifica”.

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