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La Regione traccia un bilancio della ricostruzione e la presidente Lorenzetti promette di discutere con l'opposizione quanto realizzato e le prospettive future delle zone terremotate

L’assessore regionale Riommi nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, prima della commemorazione dei dieci anni dal terremoto che sconvolse l’Umbria, ha fatto il bilancio ufficiale delle attività di soccorso e ricostruzione.
Il 90% delle 22.604 persone evacuate è rientrato nelle proprie abitazioni, il 5,5% abitano in alloggi alternativi, il 4,4 sono in autonoma sistemazione. E sono 36 le persone, per loro scelta, ancora nei container.
Sono stati ultimati, inoltre, 9.896 interventi, pari all’86% degli 11.494 finanziati con il programma 1998-2001, mentre per il quello 2002-2008 si sono conclusi il 44% degli interventi programmati.
La spesa complessiva, comprensiva dei mutui regionali, delle risorse comunitarie e quelle destinate a specifici interventi, ammonta a 3 miliardi 981 milioni di euro, pari al 74,91% delle risorse disponibili e programmate nel periodo 1998-2008.
Negli ultimi 12 mesi sono rientrate nelle rispettive abitazioni 1.056 persone (454 famiglie). La ricostruzione leggera è conclusa; sono stati ultimati anche i lavori delle infrastrutture rurali. Conclusa la fase di apertura dei cantieri per i beni culturali, i dissesti idrogeologici e le opere pubbliche.
La ricostruzione pesante è avviata al 90%, mentre quella integrata è all’87%.
Complessivamente sono 10.835 gli interventi in corso o finiti, pari al 95% del totale. Per quanto riguarda la percentuale di rientro nelle abitazioni riparate nei comuni più colpiti (media 90%) si registra una punta massima del 98% nel comune di Gualdo Tadino, il dato più basso, con il 78%, riguarda invece il comune di Nocera Umbra.
Intervenendo sull’argomento, la presidente della Giunta Regionale ha ricordato che ”l’intero intervento, rimasto largamente negli otto miliardi di euro (16 mila miliardi di lire), quest’aula lo definì nel 1998.
Come Giunta, forse abbiamo sottovalutato l’importanza di un confronto ed oggi ha fatto bene l’opposizione a chiederlo. Prepareremo tutta la documentazione necessaria perché è giusto discutere su quanto realizzato, ma anche sulle prospettive. Voglio ricordare che l’Umbria è riuscita, ad esempio, ad ammodernare tutta la rete dei propri ospedali lo deve in gran parte proprio al terremoto ed alle tante risorse utili che si seppero approntare in quegli anni”.

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