Da una serie di controlli incrociati sul reddito, secondo l’Ater della provincia di Perugia gli abitanti abusivi di alloggi di edilizia residenziale pubblica si aggirerebbero intorno al 5%. Lo sostiene in una interrogazione il consigliere regionale Pietro Laffranco (Cdl per l’Umbria).
Alla Giunta regionale si chiede quindi di verificare se ci sono state irregolarità nell’assegnazione degli alloggi e se coloro che occupano gli alloggi sono ancora in possesso dei requisiti.
“Le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater) – fa rilevare Laffranco – rappresentano gli strumenti attraverso cui la Regione risponde alle esigenze abitative dei nuclei familiari che si trovano in condizioni economiche e sociali disagiate. I requisiti soggettivi per l’assegnazione stabiliti dal regolamento regionale prevedono un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore a 15 mila euro e che il limite di reddito per la permanenza nell’edilizia residenziale pubblica sia fissato nel doppio di quello previsto per l’assegnazione”.
“La situazione reddituale e la permanenza dei requisiti per l’assegnazione – si legge nell’interrogazione – sono accertate annualmente dall’Ater, il cui presidente, che tra l’altro sovrintende al buon funzionamento dell’Ente, è nominato dalla Giunta regionale a cui spetta di verificare l’efficienza, la produttività e il raggiungimento delle finalità istituzionali delle aziende.
- Redazione
- 20 Settembre 2007
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