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La collocazione del nuovo presidio ospedaliero fra Todi e Marsciano cambierà il flusso dei ricoverati provenienti dai comuni del comprensorio; report esclusivo de "iltamtam" sui dati del 2006

Le polemiche dei giorni scorsi sull’andamento della costruzione del nuovo ospedale di Pantalla – cui ha fatto seguito un sopralluogo del nostro giornale, ripreso dalla stampa quotidiana regionale – hanno riportato l’attenzione sulla localizzazione nella frazione tuderte del presidio ospedaliero della media valle del Tevere.
Per capire se la scelta sia stata giusta può essere utile rifarsi ai dati dei ricoveri del 2006. Dall’analisi di questi dati risulta evidente che il motivo principale che determina la scelta del luogo di ricovero è la vicinanza alla residenza.
Non è questo sicuramente l’unico motivo ed a questo proposito può essere illuminante il fatto che ben uno su quattro (26%) dei cittadini di Perugia che avevano bisogno di ricovero ospedaliero, pur avendo vicino un ospedale di “alta specializzazione”, hanno scelto altre strade.
All’ospedale perugino
invece si sono ricoverati i residenti nel distretto della media valle del tevere con una intensità che è inversamente proporzionale alla distanza.
Si va infatti da una percentuale di tuderti che hanno scelto l’ospedale regionale, pari al 23,8% (693 persone) ad una di abitanti di Deruta che è più che doppia e raggiunge il 58%.
Via via che ci si allontana da Perugia cala la percentuale: Collazzone il 43,7%; Marsciano il 42,1%; Fratta Todina il 33,3%; Monte Castello di Vibio il 32,6%; San Venanzo il 32%; Massa Martana il 19,3%.
Una prima analisi di questi dati fa risaltare che una minor distanza di poco più di 20 chilometri, tra le località capoluogo dei comuni di Todi e Marsciano, ha determinato nel secondo comune una “fuga” quasi doppia dei cittadini rispetto a quelli di Todi ed a cui ha contribuito anche una preferenza per le cliniche private superiore del 50% a quella media distrettuale.
La tendenza è sicuramente determinata dalla collocazione delle frazioni marscianesi a Nord del capoluogo comunale e quindi ancor più vicina a Perugia. La tendenza quindi difficilmente potrà subire un’ inversione con lo spostamento e quindi l’allontamento ulteriore a sud-est del luogo di ricovero.
Diverso il discorso per Collazzone ed, in minor misura, per Deruta, per i quali  l’ospedale si avvicinerà di molto.
Condizionato dalla realizzazione di un nuovo ponte sul Tevere e da un’eventuale deviazione della Ferrovia Centrale Umbra fino a Pantalla sarà il collegamento con i ricoverandi residenti negli altri comuni: Monte Castello di Vibio, Fratta Todina e San Venanzo.
Qualche chilometro in più per i residenti a Massa Martana non dovrebbe cambiare di molto la destinazione, anche se già ora l’attrazione dell’ospedale di Terni riguarda il 13,2% dei ricoveri, mentre quella verso Foligno è del 9,3%.
Stesso discorso probabilmente per i residenti nelle frazioni meridionali di Todi, che alimentano attualmente un flusso presso l’ospedale ternano del 4,9%, mentre l’attrazione dell’ospedale folignate si attesta sul 6,7%.
Non molte diverse le cifre della “affezione” per gli ospedali della propria Usl. I più affezionati sono chiaramente quelli che hanno l’ospedale “vicino casa”, con l’eccezione già spiegata dei cittadini di Marsciano (46,3%). Gli abitanti di Todi scelgono un ospedale della Usl 2 nella percentuale del 60,7%. Quelli di Fratta Todina per il 60,1%, Monte Castello di Vibio per il 59,8%, Massa Martana per il 54,6%, San Venanzo per il 52%. Valori più bassi ovviamente per Collazzone e Deruta rispettivamente col 39,9% e 28,6%.
In definitiva quindi, dai dati attuali parrebbe che l’utenza del nuovo ospedale di Todi-Marsciano andrà a caratterizzarsi ancor più per una residenza lungo l’asse della E45 e che la collocazione dell’ipotizzato nuovo ponte sul Tevere potrà aver molta influenza per far mantenere la scelta dell’ospedale del territorio da parte delle popolazioni di Monte Castello di Vibio, Fratta Todina e San Venanzo che attualmente si servono del presidio di Marsciano.

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