I russi sbarcheranno a Todi ed in Umbria. Qualche decennio fa la notizia avrebbe fatto scandalo e suscitato apprensione. Ma stavolta nessuno si mobiliterà a mettere in postazione l’ottantina di obsolete e pericolose bombe atomiche che sono rimaste a presidiare il confine friulano.
Anzi tutti ricorderanno che i primi ad invadere la Russia furono proprio gli umbri che, col folignate architetto Piemarini (quello della Scala di Milano) edificarono a San Pietroburgo bellissimi edifici per gli Zar.
Nel prossimo mese di ottobre venti operatori turistici, proprio di San Pietroburgo, saranno in Umbria per conoscere le risorse storiche e culturali della regione. Nell’ambito di un “educational tour” promosso dalla Regione Umbria, in collaborazione con Alitalia, gli ospiti visiteranno le principali città storico artistiche umbre e incontreranno gli operatori del settore.
Tra le città che verranno toccate nel corso del tour, oltre Todi, vi saranno Assisi, Perugia, Gubbio, Città di Castello, Todi, Orvieto, Amelia, Spoleto, Montefalco e Spello. Sono inoltre previste visite al Lago Trasimeno, alla cascata delle Marmore ed in Valnerina.
La venuta dei russi, i quali costituiscono ora una delle correnti turistiche più importanti in Europa, fa seguito ad un’iniziativa promossa da “Conexport”, nei primi mesi dell’anno ed in occasione della quale fu l’Umbria a presentare a San Pietroburgo le eccellenze turistiche e produttive locali.
In quella occasione era stato consegnato il materiale promo-pubblicitario della regione ad interlocutori selezionati. Da qui il crescente interesse degli operatori russi a visitare i luoghi e le strutture illustrate.
- Redazione
- 28 Settembre 2007
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