Per potenziare le capacità verbali, di lettura ed esposizione, un corso di musica sembra poter aiutare e gli italiani ci credono almeno a quanto risulta dalle statistiche di vendita degli strumenti musicali.
Da uno studio eseguito da Gabriella Musacchia presso la Northwestern University in Illinois e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ‘PNAS’, risulta infatti che i neurologi hanno dimostrato che la pratica dello studio della musica potenzia dei meccanismi neurali rilevanti anche per il linguaggio.
La musica, l’ascolto ma soprattutto lo studio, può modificare alcune funzioni cerebrali e migliorare le performance in altri campi cognitivi.
Poiché la musica è una esperienza multisensoriale, i neurologi hanno voluto vedere se studiare musica avesse anche influenza sulle capacità linguistiche. Così gli esperti hanno coinvolto un gruppo di musicisti con più o meno anni di pratica alle spalle e persone che invece non avevano mai studiato musica, facendo ascoltare loro brani (in audio o video) musicali o la voce di persone che parlano.
I neurologi hanno studiato le reazioni del loro cervello misurando l’attività neurale dei partecipanti con degli elettrodi.
E’ emerso che il numero di anni di pratica della musica è strettamente associato al potenziamento di meccanismi neurali rilevanti anche per le capacità linguistiche. La ricerca suggerisce che lo studio della musica possa aiutare i bambini a sviluppare capacità linguistiche e a risolvere disturbi del linguaggio come la dislessia.
Studiare musica è molto più alla portata del bambino che non lo studio della fonetica e di altri esercizi cui di solito sono costretti bimbi con disturbi linguistici.
Non si può essere certi che questa potenzialità della musica fosse già nota agli italiani i quali, tuttavia, sono andati in massa nel 2006 ad acquistare uno strumento musicale. Sono stati oltre 1 milione e mezzo per un fatturato di oltre 357 milioni di euro.
E’ uno dei dati più interessanti contenuti nel rapporto realizzato dall’Università Bocconi sull’economia della musica. In aumento la vendita di chitarre: +12% la crescita di fatturato prodotta dalle elettriche, +9% dalle acustiche. C’è anche una sorpresa: il +34% di fisarmoniche vendute, riflesso forse della sempre maggiore diffusione del genere folk.
- Redazione
- 6 Ottobre 2007
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