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La conferenza dei capogruppo, tenutasi venerdì pomeriggio, si è conclusa senza alcuna intesa; Ruggiano è pronto a chiedere la fiducia: "mettiamo le proposte al voto e come va va"
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A Todi centrodestra e centrosinistra, Amministrazione e opposizione, maggioranza e minoranza (non si sa più a quale parte corrisponda l’uno e l’altro termine) si ritrovano di nuovo divise in vista del prossimo Consiglio comunale convocato per lunedì 8 ottobre (in seconda battuta, se non dovesse essere raggiunto il numero legale, si terrà mercoledì 10)
All’ordine del giorno, oltre all’approvazione di un piano attuativo di iniziativa privata e di un piano di recupero edilizio, figurano i due punti rinviati la scorsa seduta, ovvero la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche. Ed è qui che si consumerà l’ennesima battaglia.
Nell’ultimo Consiglio, infatti, il centrosinistra ha presentato tre ordini del giorno (disponibili integralmente in allegato) che ridisegnano in maniera addirittura puntigliosa la gestione delle risorse e le scelte da effettuare, delineando sui due punti una configurazione totalmente diversa da quella portata all’approvazione del Consiglio comunale dalla Giunta Ruggiano.
Venerdì mattina il sindaco ha detto che la sua Amministrazione non può permettersi che il bilancio del Comune lo imposti l’opposizione di centrosinistra. “Non intendiamo subire imposizioni – ha detto Ruggiano – mentre siamo disponibili ad accogliere quelle proposte che possono essere tranquillamente condivise, come il sostegno al Tuderock o lo stanziamento a favore dell’area sportiva di Ponterio-Piandiporto”.
Il sindaco ha anche tracciato la linea del centrodestra che sarà quella della richiesta del ritiro in blocco degli emendamenti, per arrivare poi ad una mediazione sulla ripartizione e destinazione delle risorse.
La prova generale c’è stata venerdì pomeriggio con la riunione della conferenza dei capogruppo, dove però l’accordo non si è trovato, con le posizioni che sono rimaste assolutamente distanti, anche quelle dei consiglieri Andrea Caprini (Rifondazione) e Mauro Giorgi (Gruppo Misto) che nei giorni scorsi avevano auspicato il raggiungimento di un accordo.
Al Consiglio comunale si arriverà dunque senza alcuna intesa preventiva. Stamattina, in sede di conferenza stampa, Ruggiano ha fatto capire che la cosa non lo preoccupa e che è pronto a porre la fiducia e ad andare al voto: “Coma va va”, ha commentato il sindaco, rimarcando che in caso di mancata approvazione ognuno dovrà assumersi le responsabiità delle conseguenze davanti alla città.

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