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Il consigliere regionale Tracchegiani si dice preoccupato del fatto che, nonostante azioni ripetute, dal Ministero non giungano novità che possano portare alla ripresa dei lavori

Tutti i parlamentari umbri sono stati invitati a sostenere “La Spoleto-Acquasparta” che altrimenti “resterà incompiuta”.  L’appello e l’allarme è del consigliere regionale de “La Destra”, Aldo Tracchegiani, che è anche presidente del Comitato per la ‘Tre Valli’, e si basa su quanto avrebbe affermato l’assessore regionale alla infrastrutture Giuseppe Mascio, durante l’ultimo ‘question time’ in Consiglio, secondo il quale “per la Tre Valli non ci sono certezze“.
In una lettera del giugno scorso, la presidente della Giunta aveva segnalato al ministro Di Pietro l’esigenza di procedere alla realizzazione di uno stralcio funzionale della Tre Valli.
Il presidente della Cassa di Risparmio di Spoleto Alberto Pacifici, per conto del gruppo ‘Intesa-Casse del centro’, ha consegnato qualche mese fa alla presidente Lorenzetti il progetto di sintesi per il completamento dell’infrastruttura, finanziato dalla stessa Cassa di risparmio, per 562 milioni di euro e realizzabile nella sua parte più importante, per stralci funzionali, nell’arco di cinque anni.
Anche il sindaco di Spoleto, Massimo Brunini, – ha fatto sapere Tracchegiani – ha chiesto all’onorevole Giampiero Bocci, in qualità di membro della commissione Ambiente, Lavori pubblici e Infrastrutture della Camera dei deputati, di attivarsi presso il governo affinché venisse garantita la cantierabilità della Tre Valli. Il mancato completamento di questa arteria trasversale – fa notare Tracchegiani – sta causando un danno economico incalcolabile per l’area dello spoletino, già vessata da una spaventosa crisi economica ed occupazionale, e non meno per il resto della regione”.
La strada, collegando la Flaminia alla E45 potrebbe essere un tramite essenziale per collegare i tempi brevi l’Umbria centro orientale con quella centro occidentale, dopo che è tramontata l’ipotesi della Foligno–Todi dove solo un ponte che termina nel nulla è rimasto a testimoniare un “sogno” soprattutto tuderte.

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