C’è da sperare che il nuovo contratto di servizio tra Regione Umbria e Trenitalia consenta ai viaggiatori di salire sul treno senza “maschera antigas”.
La pulizia in genere, ma quella delle toilette in particolare, dovrebbe rientrare al primo posto tra i vari parametri di qualità che Trenitalia si è impegnato a rispettare. Sembrerebbe che un buon grado di attenzione dovrebbe darsi anche alle stazioni.
Per queste strutture il capogruppo in Consiglio regionale de “La Destra”, Aldo Tracchegiani rilancia le denuncie di Confconsumatori sullo stato di abbandono della stazione ferroviaria di Foligno “estensibile a quasi tutti gli scali ferroviari dell’Umbria”.
L’intesa Regione-Trenitalia sembra puntare più sui treni regionali a scapito di quelli interregionali e c’è da aspettarsi che questo non sarà gradito da quanti per motivi di lavoro fanno i pendolari con la capitale d’Italia e che già si lamentavano degli orari impossibili per tornare a casa la sera.
Infatti nell’ambito della percorrenza garantita di tre milioni e 600 mila treni/km annui, corrispondenti ad un media di circa 100 treni per oltre 24 mila viaggiatori al giorno, il “contratto di servizio” prevede rispetto allo scorso anno un aumento delle linee regionali, da 1 milione e 900 a 2 milioni e 65 treni/km, ed una diminuzione di quelle interregionali, da 1 milione e 700 mila ad 1 milione e 535 mila treni/km.
L’accordo interessa le tratte Foligno-Perugia-Terontola-Firenze S.Maria Novella, Perugia-Foligno-Terni-Roma Termini, Ancona-Foligno-Terni-Roma Termini, Terni-Foligno-Perugia-Terontola e Orte-Orvieto-Terontola.
- Redazione
- 17 Ottobre 2007
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