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Anche alla Provincia di Perugia c'è chi ne chiede la loro soppressione per "eccessiva onerosità"

La gestione degli ATC (Aambiti territoriali di caccia) non soddisfa molto le Province. Dopo le polemiche sull’ATC di Terni si calda il clima anche nel perugino.
Dopo l’ultima riunione della Commissione Consiliare Provinciale competente in materia di programmazione faunistica presieduta dal consigliere Paolo Borgioni, il consigliere Luciano Paci (Ulivo – Alleanza Riformista) è intervenuto in modo polemico rispetto alla gestione degli ATC – Ambiti Territoriali di Caccia 1 e 2 del territorio provinciale di Perugia.
Il consigliere Paci, nel ringraziare il Presidente della Commissione Paolo Borgioni per aver evidenziato, in vari momenti, le tante problematiche di tipo gestionale che esistono negli ATC, sottolinea come le notevoli spese registrate nell’ambito delle gestioni dei due organismi non abbiano convinto i commissari provinciali che per questo motivo hanno deciso di rinviare la discussione e l’approvazione dei bilanci all’Assise Provinciale.
“I costi che gli ATC sostengono – ha detto Paci – non sono convincenti. A questo punto è bene andare verso la revisione della normativa in materia e, di conseguenza, verso la revisione della struttura degli ATC stessi perché, appunto, non rispondono in alcun modo alle esigenze dei cacciatori.
Se necessario andare anche alla soppressione degli stessi in modo che la Provincia si riappropri della gestione in maniera diretta, cominciando così ad eliminare le notevoli spese di gestione”.
“La Provincia – è il commento conclusivo di Paci – deve svolgere un ruolo più incisivo rispetto a questa tematica ed agire maggiormente sul fronte del controllo, in attesa che sopraggiungano normative e provvedimenti nuovi”.

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