Indicato da più parti (da Epifani di Fiamma Tricolore e da Boschi di Forza Italia in primis) come il principale indiziato dell’annullamento del Consiglio comunale aperto che avrebbe dovuto svolgersi oggi, il centrosinistra di Todi reagisce e presenta la sua “memoria difensiva”.
“I capogruppo de “L’Ulivo-per il Partito Democratico” e dello “SDI-MRE-UDEUR” – è scritto in un comunicato – ritengono la mancata convocazione e le precipitose dichiarazioni alla stampa da parte di alcuni, frutto esclusivamente di un certo grado di improvvisazione, pressappochismo e populismo“.
Al giudizio censorio nei confronti delle esternazioni di questi ultimi giorni segue la ricostruzione della vicenda. “Pur avendo condiviso, in seno alla conferenza dei capogruppo, la decisione di andare alla convocazione di un Consiglio comunale aperto cui presenziassero le autorità e i rappresentanti istituzionali direttamente interessati alla materia – prosegue il comunicato – occorre far notare alcuni punti critici:
1. la stessa conferenza dei capogruppo non è stata tempestivamente convocata per concordare la data e l’articolazione del Consiglio stesso.
2. la data dell’ipotetico Consiglio comunale è stata comunicata telefonicamente alla fine della settimana scorsa ai capogruppo dell’Ulivo e di SDI-MRE-UDEUR, che ne hanno preso atto senza obiezione alcuna, e non è certo dai Gruppi dell’Ulivo o dello SDI-MRE-UDEUR che sono pervenuti ostacoli allo svolgimento dell’assemblea.
3. è evidente comunque come 5 giorni si debbano ritenere insufficienti alla preparazione di un Consiglio di tale importanza.
4. è altrettanto evidente che non ricorressero condizioni di urgenza tali da giustificare l’anomalia e la precipitazione nella convocazione stessa”.