Il Partito Democratico, dopo le primarie del 14 ottobre e l’assemblea costituente a livello nazionale, ha iniziato a muovere i suoi primi passi anche in Umbria. Tra una settimana esatta si terrà, probabilmente a Todi, la costituente regionale che sancirà l’entrata del nuovo partito in una fase decisamente più operativa.
Abbiamo chiesto a Roberto Vicaretti, massetano, ex collaboratore di TamTam, segretario regionale della Sinistra giovanile, eletto nella costituente del PD dell’Umbria, di tratteggiare per noi “dall’interno” la fisionomia che sta assumendo il nuovo soggetto politico.
Ritieni che la costituente sia espressione di tutte le aree geografiche della regione e che i giovani abbiamo conquistato un’adeguata rappresentanza?
“Gli 87 membri dell’assemblea costituente eletta il 14 ottobre rappresentano una vera e propria fotografia della regione. Tutti i territori, o meglio i colleghi elettorali, sono rappresentati praticamente in modo equo. Ciascun collegio, infatti, ha eletto un numero di costituenti sostanzialmente identico (da 11 a 14).
Per noi giovani, invece, c’è una grande, direi grandissima opportunità. All’interno della costituente, la Sinistra giovanile è riuscita a eleggere ben 7 rappresentanti, praticamente l’8%. A questi, poi, vanno aggiunti coloro i quali hanno da poco superato la soglia dei 30 anni e che, comunque, vanno considerati nuove leve. Mancano, e questo è un grave rammarico, i giovani della Margherita. Nessun under 30 in lista ha rappresentato i Dl e, di conseguenza, nessuno è entrato nell’assemblea: credo che si sia persa una grande opportunità.
La segretaria ha garantito che proporrà un’integrazione successiva per i ragazzi Dl e su questo punto va fatta una precisazione. Noi siamo assolutamente favorevoli a questa operazione (anche se, ripeto, avremmo preferito averli al nostro fianco nella competizione per le primarie), ma nel rispetto dei rapporti di forza: nessuna integrazione, infatti, può dimenticare che la Sg ha in questa regione ben 15 anni di storia e 1.100 iscritti, mentre l’associazione generazionale della Margherita è stata rifondata a giugno. L’integrazione, insomma, dovrà essere bilanciata con lo stesso peso che ha tenuto insieme la composizione delle liste per le primarie tra i partiti, ovvero con un rapporto di 3 a 1 a favore dei Ds. Senza poi dimenticare i giovani repubblicani europei”.
Quali sono gli impegni e le tappe che occuperanno la costituente nei prossimi mesi?
“L’assemblea, da regolamento, può svolgere poche e limitate funzioni che, in sostanza, sono scrivere lo statuto e la carta dei valori. Nient’altro. Non è una segreteria, una direzione, un organismo dirigente del nuovo partito. Questi verranno costruiti ed eletti quando, io credo entro la fine del 2008, faremo un vero e proprio congresso.
Ad oggi il Pd umbro ha solo due dirigenti Maria Pia Bruscolotti e Wladimiro Boccali. Nel frattempo da qui a dicembre restano da eleggere i segretari provinciali e dei livelli inferiori. Il modo, ovviamente, lo deciderà la costituente nel momento in cui scriverà lo statuto. Fino ad allora i due partiti continueranno a vivere. Alla costituente, poi, il compito di definire l’articolazione in Umbria del nuovo partito rispetto alla quale è già partito il confronto. Sezioni comunali, di base o di quartiere e federazioni perché credo che il Pd in Umbria non possa immaginarsi pienamente presente se organizzato in due organismi provinciali. I Ds hanno avuto negli ultimi mesi ben cinque federazioni proprio per mantenere uno stretto contatto con il territorio, credo che sia proprio questa la strada da seguire”.
Come ha vissuto e come sta vivendo la Sinistra giovanile questo passaggio?
“Non sarei sincero se dicessi che nella Sinistra giovanile non ci sono paure o timori. Ma c’è soprattutto la grande voglia di lavorare con entusiasmo per rinnovare la sinistra italiana e per portare i nostri valori e le nostre idee nel nuovo partito. Il grande obiettivo è quello di farne una forza capace di aprire il Paese, di rinnovarlo. E, poi, c’è l’entusiasmo di chi capisce di essere protagonista della nascita di un grande partito di sinistra.
Nel nostro ultimo congresso abbiamo deciso – in Umbria con votazione unanime – di intraprendere questa strada, mantenendo però dei punti fermi. Il primo che il nuovo partito fosse uno strumento di vero rinnovamento, il secondo che non scendesse a compromessi su temi sensibili e particolarmente sentiti dai giovani come la laicità e i diritti civili e il terzo sulla collocazione europea che, per la Sg, significa Ecosy in Europa (giovani del PSE) e Iusy (che fa riferimento all’Internazionale socialista).
Abbiamo preso parte a tutto il dibattito che ha preceduto la scelta del candidato, portando la nostra proposta e la nostra visione ‘ottimale’. Chiusa la parentesi primarie, poi, stiamo iniziando a lavorare alla nuova organizzazione giovanile del Pd, che consideriamo indispensabile per un partito che vuole parlare ai giovani. Una giovanile nuova che sappia continuare ad essere autonoma rispetto al partito. Per quanto riguarda la Sg, seguirà la stessa sorte del partito si scioglierà in un congresso finale, ma fino ad allora continuerà a vivere e a fare politica”.
La segretaria regionale, Maria Pia Bruscolotti, proviene dal nostro territorio, ritenuto spesso a ragione emarginato nei palazzi perugini…
“Non credo che questa sia un’area dimenticata. E, soprattutto, proprio per la sua natura e per gli obiettivi che ha non credo che la presenza di rappresentanti della nostra zona nell’assemblea costituente incida sul suo peso politico. La costituente non è la giunta regionale, non ha obiettivi amministrativi, ma ambizioni politiche. Il suo compito è quello di costruire un partito non di rappresentare pezzi di territori. Purtroppo qualcuno questa cosa non l’aveva ben compresa, immaginando le primarie come una guerra all’ultima preferenza”.