Quello che sembrava un destino inevitabile – l’incremento costante delle “morti bianche” in Umbria -sembra essere il risultato di una azione sbagliata.
Una regione limitrofa al “cuore verde d’Italia” ha ottenuto buoni risultati nella prevenzione degli infortuni e ciò fa pensare che in Umbria, invece, ci sia qualche cosa che non va nell’organizzazione, nonostante le tante parole spese.
Nell’anno 2006 si sono registrate, nelle Marche, 33.590 denunce di infortunio, 937 casi in meno rispetto al 2005. In percentuale la flessione è di 2,7 punti, più del doppio del dato nazionale (-1,3%).
Se si osserva il trend infortunistico marchigiano, facendo riferimento all’ultimo quinquennio, si rileva che, dai 38.471 casi denunciati nel 2002 ai 33.590 del 2006, la riduzione risulta essere del 12,7% (il dato nazionale è pari a -6,5%).
La flessione registrata assume maggior rilievo se si considera che, nel 2006, il dato inerente il numero degli occupati è cresciuto nella regione, così come nell’intera nazione, del 1,9%.
La provincia più virtuosa risulta quella di Ascoli Piceno che, con le 6.696 denunce registrate, può annotare un calo delle stesse pari al 5,9% rispetto all’anno 2005, seguono nell’ordine: Pesaro (-4,1%), Ancona ( -1,2%) e Macerata (-0,1%).
I casi mortali denunciati all’INAIL Marche nel corso del 2006 sono pari a 30, dei quali poco meno del 50% (12 casi) sono stati causati dalla circolazione stradale. Il numero degli infortuni mortali, pur rimanendo un dato umanamente e socialmente inaccettabile, registra una riduzione di 9 casi rispetto al 2005 (-23%). Il 30% del totale dei casi mortali si è registrato nel settore costruzioni (9 casi), segue il settore dei trasporti e comunicazioni (6 casi, 20% del totale).
Negli ultimi anni le Marche hanno abbandonato i primi posti nella negativa classifica dell’indice di frequenza degli infortuni, attestandosi nel 2006 al settimo posto (triennio consolidato 2002-2004), con prospettive di ulteriore miglioramento nel 2007, stante l’ulteriore riduzione degli infortuni registrati nel 2005 (triennio consolidato 2003-2005), nonché nel 2008 (per il triennio 2004-2006).
- Redazione
- 13 Novembre 2007
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