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La Provincia di Perugia promuove un progetto contro la dispersione scolastica: coinvolti 50 istituti e circa cinquemila studenti
granocchia

Sono 13 i progetti finanziati dalla Provincia di Perugia per la lotta alla dispersione scolastica e che interessano, nel territorio provinciale, 50 scuole (secondarie di primo e di secondo grado) coinvolgendo complessivamente circa 5.000 studenti nonchè 15 organismi di formazione e 265 tra insegnanti e operatori del mondo della scuola e della formazione.
Prevista anche tra gli interventi l’erogazione di 180 assegni di studio per il sostegno delle spese scolastiche di studenti appartenenti a famiglie in situazione di disagio economico e sociale. La spesa complessiva degli interventi è pari a 1.172.000 euro.
“In tema di dispersione scolastica – ha sottolineato l’assessore provinciale al lavoro formazione e istruzione Giuliano Granocchia – è meglio intervenire in una logica di prevenzione. Per contrastare e prevenire questo fenomeno la Provincia, in sinergia con le istituzioni locali, il mondo della scuola e della formazione, ha messo a punto un sistema integrato di strumenti ed azioni che concorrono al comune obiettivo di garantire l’attuazione del diritto allo studio e di agevolare la permanenza degli studenti nei percorsi scolastici. E’ in questa cornice che si inserisce l’Avviso pubblico adottato dall’Ente e finalizzato a realizzare nelle scuole interventi sistematici e preventivi del disagio scolastico e della dispersione”.

Gli strumenti sono molteplici: orientamento insieme alle scuole e ai Centri per l’Impiego, Osservatorio Provinciale Permanente sulla Dispersione Scolastica che vuole capire qualità e cause del problema e vuole essere strumento attivo, progetti didattico educativi, convenzioni tra Provincia e Ufficio Scolastico Regionale per tirocini e stage tra scuola e aziende, azioni per l’assolvimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione e infine questo avviso pubblico che prevede una particolare architettura di interventi.
Gli obiettivi sono di tipo culturale e sociale: prima di tutto favorire l’integrazione socio-culturale e la consapevolezza nei processi di scelta degli studenti a rischio di abbandono, agevolare la permanenza nei percorsi scolastici degli studenti a rischio di abbandono e per questo sono previsti interventi di natura economica (350 euro a famiglia per aiutare i figli nel percorso scolastico con acquisto di libri di testo, trasporti scolastici), promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie nei progetti e nei percorsi di scelta e crescita dei figli, recuperare carenze cognitive ed espressive e sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva (diretto a giovani extracomunitari che sono presenti in % dell’11,5% essendo la nostra la seconda provincia per la presenza di cittadini stranieri nelle scuole). 
“L’Umbria è una regione virtuosa – ha informato il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Nicola Rossi – avendo una percentuale di dispersione scolastica dell’1,1% su un totale di 114 mila studenti di 178 scuole. Diverso il dato nazionale, del 17%, che dovrà scendere entro il 2010 al 10%”.
“Emergenza mondiale” è questo problema per Dario Missaglia membro del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. “Sono 140 milioni nel mondo – ha detto – i bambini che non frequentano la scuola. Difficile anche il quadro in Italia dove il 22% di giovani tra i 15 e i 22 anni non ha scolarizzazione secondaria e sono quasi 20 milioni gli italiani senza licenza dell’obbligo. Il problema si riscontra anche in Umbria con quasi 300mila (dato regionale) adulti ugualmente senza licenza dell’obbligo. Il 36% dei figli degli operai non va oltre la terza media (dato nazionale). La mobilità sociale che la scuola dovrebbe assicurare è quasi a livello 0 e fa bene la Provincia a proseguire nella lotta alla dispersione”.

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