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La scarsa efficacia degli interventi messi in atto dalla Regione Umbria a favore del settore messa in evidenza da una statistica nazionale

Le spese regionali umbre a favore del turismo sono triplicate dal 2001 al 2006 passando dai 12,8 milioni ai quasi 58 milioni di euro.
Un incremento di molto superiore a quello del totale nazionale che è salito, solamente, da 1,6 miliardi di euro a poco più di 1,8.
Tuttavia l’impatto, della maggior spesa, sugli arrivi di turisti in Umbria non è stato proporzionale.
Da questo punto di vista il costo unitario, in euro e riferito al flusso turistico,  che aumenta è infatti sintomo di una scarsa efficacia.
E dal 2001 al 2006 questo indicatore è proporzionalmente aumentato in Umbria più della spesa: da 6,5 a 24,5, mentre in Italia l’indicatore è diminuito passando da 19,6 a 19,3. In pratica spendiamo di più in Umbria che in media in Italia per far arrivare un turista.

Se poi vediamo l’indicatore riferito ai pernottamenti la situazione non è per niente buona, anzi allarmante.
Mentre in Italia l’indicatore nel periodo è salito da 4,6 a 4,9, l’incremento umbro è stato da 2,2, a 8,7.
Cioè per convincere a dormire, in una struttura ricettiva, un turista in Umbria si spende quasi il doppio della media italiana.
È, questa la principale indicazione che emerge da uno studio realizzato dalla Confturismo-Confcommercio, con il contributo del CNR, su “La spesa delle Regioni per il turismo”.
Il rapporto prende in esame le spese effettuate dalle singole Regioni sia per la promozione sia per gli incentivi al sistema turistico ed analizza gli anni dal 2001 al 2006.
Quanto alla spesa regionale per ogni singolo arrivo, nel 2001 la Regione che ha speso di più è stata la Sardegna (127,8 euro). Poi, dal 2002 al 2006, ha prevalso la Basilicata con rispettivamente 148, 193,5, 124,1, 149,8 e 151,5 euro.
Per quanto riguarda infine la spesa regionale per ogni singolo pernottamento, nel 2001 a spendere di più è stata la Valle d’Aosta (25 euro). Seguono nel 2002 e 2003 la Basilicata (34,1 e 46,9 euro), il Piemonte nel 2004 (30,8 euro) e di nuovo la Basilicata nel 2005 e 2006 (35,8 e 39,2 euro).

Dal consueto confronto con le regioni limitrofe c’è solo da scoraggiarsi, ma chi lo volesse fare, potrà trovare in allegato tutti i dati necessari

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