Forte autocritica e critica da parte dell’assessore regionale dell’Umbria per la sanità sull’organizzazione per contrastare gli effetti delle tossicodipendenze.
“Ci siamo interrogati sull’adeguatezza dei servizi e la risposta non è positiva in quanto sono emerse varie criticità. Non si intercettano i nuovi consumatori, cresce il numero degli utenti dei Sert mentre non aumenta il personale, i progetti messi in campo sono precari e disomogenei sul territorio, l’integrazione socio sanitaria è scarsa. Nasce quindi l’esigenza di attivare un coordinamento a livello regionale e proseguire il confronto superando gli approcci ideologici”.
Accanto a ciò, anche la richiesta di interventi duri per interrompere il narcotraffico che in Umbria sembra aver trovato le condizioni ideali per svilupparsi.
Sul piano strettamente culturale la conferenza di Foligno, al termine della quale l’assessore Rosi ha espresso le sue opinioni, è stata incentrata non solo sulle tossicodipendenze, ma sulle dipendenze in generale, individuando altri terreni di intervento. Non solo eroina quindi, ma abuso di cocaina, policonsumi, alcol, dipendenza dall’azzardo e dai videogiochi.
In quanto ai Sert l’assessore alla sanità ha detto “che il loro lavoro, importante, difficile e significativo, può risolvere una parte dei problemi legati alla tossicodipendenza, ma devono essere supportati da un lavoro di integrazione socio sanitaria”.
“La Conferenza regionale non deve essere un punto di arrivo – ha detto l’assessore alle politiche sociali, Damiano Stufara – ma la partenza di un percorso nuovo in cui è giusto che la politica si interroghi e ascolti prima di prendere decisioni. Inoltre, il protagonismo sviluppato in questi giorni da molti soggetti che hanno partecipato ai lavori deve proseguire. Dobbiamo prendere atto che la società sta cambiando e che è cambiato il modello dei consumi e che aumentano i casi di overdose”.
Stufara, dopo aver ricordato che “la diffusione dei consumi di sostanze non riguarda solo le grandi città umbre, ha ribadito l’esigenza di un lavoro in comune tra tutti i soggetti che operano in questo campo, da troppo tempo abituati a lavorare in autonomia”.
Ribadito anche l’impegno della Regione per interrompere la catena di morti per overdose: a proposito è stata ricordata la campagna per la diffusione del farmaco salvavita. “La Regione Umbria – ha concluso l’assessore Stufara – ha adottato in una delibera il documento sui diritti delle persone utenti dei servizi per le dipendenze elaborato dal Laboratorio nazionale tematico. Inoltre, le risorse destinate nel 2007 al sociale ammontano a 1 milione e 300 mila euro contro i 683 mila del 2005. A queste si aggiungeranno risorse stanziate dal Governo nazionale”.
Entrambi gli assessori hanno evidenziato la necessità di attivare “percorsi formativi più puntuali, in relazione anche alle nuove sfide rappresentate da nuove sostanze e nuovi consumi, senza trascurare la valorizzazione delle risorse già disponibili per una lettura il più possibile ‘scientifica’ del fenomeno dipendenza, attivando anche eventuali indagini ad hoc”.
Infine è stata sottolineata l’esigenza di “una maggiore puntualizzazione dell’offerta dei servizi che deve potersi riferire a modelli operativi il più possibile definiti e condivisi a livello regionale”.