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Senza opposizioni e con la sola astensione della Cdl la Commissione consiliare ha licenziato il testo di cui verrà chiesta la discussione in aula

Oggi la possibilità per i negozi dell’Umbria di rimanere aperti nei giorni “superfestivi” con tutta probabilità diventerà legge con procedura urgente.
Attualmente, a differenza dei centri storici riconosciuti, dove le aperture nei festivi sono già attuate, per tutti gli altri luoghi le aperture festive sono dodici: 8 domeniche, escluse quelle di dicembre, più 4 festività a scelta che vengono definite a livello locale in base agli avvenimenti più importanti.
Per quanto riguarda, invece, i giorni ‘superfestivi’, sono considerati tali il primo e 6 gennaio, 25 aprile, la domenica e il lunedì di Pasqua, il 2 giugno, il 25 e 26 dicembre. L’unica deroga che, fino ad oggi, è stata prevista riguarda il 25 aprile.
Con l’entrata in vigore della nuova legge sarà possibile rimanere aperti anche in altri giornate particolari decise dal tavolo di concertazione. L’apertura, comunque, nei giorni superfestivi verrà, obbligatoriamente, compensata con la chiusura in una giornata domenicale.

Con i voti favorevoli dei commissari di maggioranza e l’astensione del centrodestra, la II Commissione consiliare ha approvato, ieri, le modifiche alla legge regionale sul Commercio (3/’99) presentate dalla Giunta proponendo la discussione dell’atto già nei lavori di domani del Consiglio regionale.
La novità più significativa riguarda l’ingresso delle associazioni dei consumatori al tavolo di concertazione per decidere le aperture nei giorni festivi e superfestivi, non solo nei centri storici, ma anche in piccoli centri e borghi rurali.
L’accordo tra Comuni, sindacati e associazioni di categoria nonchè le associazioni dei consumatori avrà validità triennale e nel caso non venga raggiunto in sede di concertazione, sarà la Conferenza dei servizi della Regione a decidere; potranno usufruire della possibilità di rimanere aperti, come oggi accade per i centri storici, anche gli esercizi all’interno di piccoli centri o borghi rurali con spiccate caratteristiche di aree culturali, turistiche e paesaggistiche.

La discussione dell’atto, su decisione unanime di tutti i membri della Commissione, verrà chiesta già nella seduta di stamani del Consiglio regionale per la quale sarà necessario, comunque, il voto favorevole dei due terzi dell’Assemblea.
Forte l’esigenza, sottolineata da più parti, di un riordino urgente dell’intera legge con  un testo unico della legge regionale sul commercio.
Pietro Laffranco (CdL per l’Umbria) ha manifestato l’intenzione di portare, in Consiglio regionale, un ordine del giorno che impegni l’Esecutivo a presentare entro il prossimo mese di giugno 2008 una legge di riordino sul commercio.
Quanto alle proposte di legge sull’analogo argomento presentate dal centrodestra i firmatari hanno deciso di metterle ‘in attesa’ ma se entro sei mesi, nonostante le modifiche che verranno apportate alla legge, non si verificherà la sua attuazione e si manifesteranno ancora problemi, verrà chiesto di nuovo alla Commissione di reinserirle all’ordine del giorno dei lavori.

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