L’inquinamento elettromagnetico da tanti sospettato di gravi conseguenze sulla salute ha fino ad ora superato indenne tutte le verifiche giudiziare per la mancanza di riscontri scientifici certi.
Tra qualche tempo una risposta potrebbe venire dalle sedi ternane delle facoltà di ingegneria e medicina dell’Università di Perugia che stanno elaborando congiuntamente un progetto di ricerca scientifica con lo scopo di mettere a punto un modello biologico per analizzare gli effetti dei campi elettromagnetici a frequenza estremamente bassa sugli organismi viventi.
Per contribuire a finanziare il progetto, il consiglio di amministrazione della Fondazione della Cassa di risparmio di Terni e Narni ha deliberato uno stanziamento di 200.000 euro, mentre sono annunciati contributi da altri organismi pubblici e privati.
- Redazione
- 13 Dicembre 2007
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