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Hanno creduto, in parte, alla sua versione, ma la "pratica" non è ancora chiusa e resta sotto sequestro l'auto con cui i due umbri erano andati a caccia in Romania

Il perugino ed il marscianese che erano partiti il 5 dicembre scorso per una vacanza venatoria in Romania, dopo una breve sosta nelle carceri serbe, sono liberi.
Dopo la caccia nella zona di Timisoara, al rientro in Serbia la loro Mercedes è stata controllata alla frontiera, a Sid.
Avevano nel bagagliaio vari animali uccisi ed erano stati, di conseguenza, arrestati con l’ accusa di bracconaggio e condotti nel carcere.
Solo successivamente questa accusa è venuta meno, ma è stato loro contestato comunque  il reato meno grave di detenzione di animali senza la prescritta documentazione.
Anche da questa imputazione i due umbri ritengono di poter essere assolti. Sarebbe già stata inviata all’avvocato serbo che li assiste la relativa documentazione.
E’ invece restata ancora in Serba la Mercedes sequestrata ai due cacciatori, poichè le pratiche per il dissequestro sono abbastanza lunghe.

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