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L'ente dovrà pagare uno stipendio più alto per aver assegnato ad un dipendente dei compiti superiori alla sua mansione di inquadramento

Dopo sette anni, c’è voluta una sentenza della Cassazione per dare ragione ad un dipendente della regione Umbria che rivendicava una stipendio superiore per aver sostituto un collega andato in pensione che ne aveva uno più alto.
Il posto era quello di segretario presso il Centro Studi politici e giuridici della Regione e l’incarico è durato dal 1991 al 1998.
Il fenomeno è più consistente di quello che sembri ed è stato alimentato dai ripetuti blocchi delle assunzioni a cui non ha tenuto il passo l’organizzazione degli enti, che avrebbe dovuto essere ridisegnata.

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