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L’Amministrazione Ruggiano avrebbe concentrato negli ultimi tempi le maggiiori energie su Maurizio Costanzo per il rilancio della principale manifestazione cittadina

La fumata bianca, nel momento in cui scriviamo, ancora non c’è stata. Contrariamente a quanto previsto, il sindaco Ruggiano non ha potuto dunque affacciarsi in sala Giunta per annunciare “urbi et orbi” quanto avrebbe voluto già dire da tempo: “Habemus… il nuovo direttore artistico del Festival di Todi”. Eh sì, perché senza voler scadere nella blasfemia, l’importanza che sta assumendo per la città e per l’Amministrazione che la governa il cambio della guida della sua principale manifestazione è di rilievo capitale.
Che per il 2008 il Festival fosse destinato a virare era chiaro da prima dello svolgimento dell’ultima edizione… ma in quale direzione? Da quel si sa, Ruggiano avrebbe chiesto già in estate a diversi soggetti di presentare le loro proposte nel segno della continuità (leggasi intreccio di più discipline culturali) ma anche dell’innovazione, riservandosi di scegliere il progetto più rispondente alle esigenze di Todi.
Fra i desiderata del Comune, proprietario del marchio, figura un ritorno di immagine e di promozione a livello nazionale ed internazionale, una collocazione temporale alla fine dell’estate (come era all’epoca di Spada) ed una capacità di autofinanziamento tramite l’attrazione di sponsor privati per non gravare pesantemente sulle casse delle istituzioni pubbliche.

In questi mesi si è saputo di contatti con Giorgio Ferrara, poi approdato alla presidenza del festival di Spoleto (quasi una riedizione di quanto avvenne mezzo secolo fa con Giancarlo Menotti); con Silvano Spada, che si sarebbe mostrato collaborativo verso la città ma indisponibile all’incarico; con l’uscente Simona Marchini, la quale avrebbe limitato il suo ‘diritto di prelazione’ al suggerimento del tema (Odissee); con Walter Attanasi, impegnato in ambito regionale già con UmbriaMusicFest ma pronto a fare gli straordinari per rientrare dalla porta principale della città sulla quale aveva già puntato anni fa.
Per non fare come Ruggiano che, per evidenti buoni motivi, pur non ricorrendo al depistaggio vero e proprio, sta cercando di schermare l’“asso” fino alla chiusura definitiva della “mano”, possiamo dire che la carta sulla quale da novembre in avanti si sono concentrate le energie per chiudere la partita è quella di Maurizio Costanzo.

Ad agevolare l’incontro con il noto anchorman è stata l’esperienza legata allo svolgimento in città delle prove del musical “A un passo dal sogno”, scritto dallo stesso Costanzo insieme a Vaime e vissuto come un’estensione del fenomeno televisivo rappresentato da “Amici” di Maria De Filippi (la coppia è stata anche ospite a Todi).
Come anticipato, di ufficiale non c’è nulla, anche se qualcosa è trapelato. Innanzitutto il progetto di Costanzo non si limiterebbe ad una sola settimana di festival tra agosto e settembre, ma avrebbe due significative appendici in primavera (a ridosso della rassegna antiquaria) e nel periodo natalizio (come Orvieto con Umbria Jazz Winter). Previste inoltre durante tutto l’anno una serie di anteprime teatrali e di eventi che il giornalista-produttore romano è in grado di garantire attraverso le sinergie con le altre sue molteplici attività.
Il progetto all’Amministrazione comunale piace, ma il nodo intorno al quale va avanti da settimane il confronto è quello delle risorse: si parla di 1 milione di euro (forse 1 milione e mezzo), cifra ragguardevole che ha generato preoccupazione ma non raffreddato l’entusiasmo, viste anche alcune disponibilità raccolte a sostegno del nuovo corso.

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