Secondo una indagine di Cittadinanzattiva, nel 2007 i pendolari in Italia hanno superato i 13 milioni (pari al 22% della popolazione) con un incremento del 18% rispetto al 2005.
Circa il 15% dei pendolari (pari a quasi 2 milioni di persone) utilizza il treno per i propri spostamenti.
Ma il dato più interessante è che gli incrementi tariffari che si sono registrati negli ultimi due anni vedono un minimo del 2,5% in Umbria, limitatamente al costo degli abbonamenti mensili di seconda classe, ed un massimo del 16% in Sicilia. Vi sono regioni tuttavia in cui tra il 2005 ed il 2007 non vi sono stati aumenti negli abbonamenti.
Per quel che attiene i costi dei biglietti di corsa semplice l’Umbria ha avuto invece un aumento del 12% molto elevato (il 50% in più della media nazionale) secondo in Italia solo a quello del Veneto.
Aggregando gli incrementi per area territoriale di riferimento si evidenzia che in media, per gli abbonamenti mensili, l’incremento più elevato si verifica al Sud (+10,5%), segue il Nord (+7,4%) ed infine il Centro (+4%).
Nel caso dei biglietti ordinari di corsa semplice invece si ha: Nord (+8,5%); Centro (+8%) e Sud (+7%).
Il numero di treni giornalieri che interessano l’Umbria sono stati 108 con una diminuzione dell’1% rispetto al 2005, mentre i passeggeri sono aumentati del 7% raggiungendo i 22.500 giornalieri.
- Redazione
- 2 Gennaio 2008
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