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In pochi giorni in Valnerina decisa l'apertura a Capodanno e per l'Epifania; accordo completo anche per tutte le aperture nel 2008

Lo scetticismo manifestato dal consigliere regionale dell’Umbria Ada Urbani (Forza Italia) – per la quale “la legge sui superfestivi appena approvata non avrebbe funzionato e che avrebbe dato in mano ai sindacati ideologizzati un’arma in più per frenare l’economia dei tanti comuni turistici umbri dove i negozianti, per il forte flusso turistico presente e per mantenere ancora l’attività in momenti così difficili, sono costretti a preferire il lavoro al panettone e lo zampone” – è stato smentito e proprio in Valnerina.
La legge è caotica, macchinosa e inadeguata rispetto alle disomogenee situazioni dei comuni umbri, mette il sindaco sotto tutela della concertazione espropriandolo della necessaria autonomia decisionale e sottoponendolo ad un controllo da parte di associazioni dei consumatori e di categoria, sindacati e anche della Apt, rischiando di rendere inefficace qualsiasi decisione”.
Cosi si esprimeva, forse incautamente perché la legge era stata appena promulgata, la consigliera di Forza Italia che con ciò ha dimostrato scarsa fiducia nei colloqui fra le parti interessate su problemi concreti, preferendo soluzioni calate dall’alto ad opera dei soli sindaci.
A tale scetticismo si contrappone il risultato rapidissimo raggiunto appunto in Valnerina, dove l’accordo è diventato operativo già dal 1 gennaio 2008.
Grande è stata la “soddisfazione della Confcommercio della Valnerina per l’accordo raggiunto sulle deroghe ai superfestivi, accordo in base al quale le attività commerciali dei centri storici dei Comuni della Valnerina e delle località a vocazione turistica (Norcia e Cascia vi rientrano per intero) potranno tenere aperto mezza giornata (6 ore) il 1° gennaio e il 1° maggio. Rimane inoltre salvaguardata l’apertura per l’intera giornata del 6 gennaio, di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo, del 25 aprile, 2 giugno, 26 dicembre, mentre è stabilita la chiusura totale per il giorno di Natale. In compensazione delle aperture nei superfestivi è prevista la chiusura di 7 domeniche, nel corso dell’anno, ancora da individuare.

A questa intesa si è giunti nel corso di un incontro – convocato per iniziativa dell’Anci e svoltosi presso il Comune di Norcia – a cui hanno partecipato il presidente dell’Associazione dei Comuni Paolo Raffaelli, i sindaci di Norcia, Cascia e Preci, i vicepresidenti Fabio Brandimarte e Maria Cristina Lalli in rappresentanza della Confcommercio della Valnerina, Francesco Ferroni per la Fisascat-Cisl e Ivo Banella per la Filcams-Cgil, una rappresentanza della Confesercenti.
Tra le parti è stata espressa anche ampia disponibilità a rivedere quanto stabilito nel caso dovessero sorgere problemi applicativi e a riconsiderare l’anno prossimo la situazione alla luce delle esigenze che dovessero sopraggiungere”
“Rivendichiamo il merito – ha commentato il presidente della Confcommercio della Valnerina Francesco Filippi – di avere riportato a casa un risultato davvero importante per le nostre imprese, reso possibile anche grazie all’impegno diretto dell’Anci e al clima di reciproca disponibilità e di apertura al dialogo con la controparte sindacale.
Rispetto all’iniziale richiesta di 10 domeniche in cambio delle aperture nei superfestivi siamo arrivati a 7. Inoltre abbiamo garantito l’apertura in tutti questi superfestivi che – portando molti visitatori in Valnerina – per le nostre imprese rappresentano una essenziale opportunità di business.
In tutto questo – conclude Filippi – l’unica “nota stonata” è stata il comportamento dei rappresentanti Confesercenti che non solo hanno dimostrato scarsa conoscenza della normativa, ma che in cambio delle aperture del 1° gennaio e del 1° maggio avevamo addirittura proposto la chiusura in altri 5 superfestivi, rischiando così di penalizzare in maniera gravissima le attività commerciali”.

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