Condividi su facebook
Condividi su twitter
Lettera aperta dell'associazione frazionale a Monsignor Giovanni Scanavino sulla vicenda della gestione dell'area polivalente (rispetto alla quale anche il Comune avrebbe assunto un atteggiamento "pilatesco") e del rinnovo degli organismi parrocchiali
vescovo-foto

“Eccellenza, riteniamo opportuno scriverle di nuovo consapevoli che Ella vorrà ascoltarci ancora e vorrà assumere autorevoli iniziative per risolvere definitivamente le note problematiche che riguardano la vita parrocchiale della frazione di Ilci.
Anche questa volta scegliamo la via di rendere pubblico il nostro pensiero considerato che a molti è noto il malessere ed il disagio che deriva alla nostra piccola comunità a causa di una gestione parrocchiale piuttosto discutibile la cui responsabilità è riconducibile esclusivamente alla persona del parroco Don Ferdinando Todini.
Ella ricorderà che l’incontro pubblico tenutosi ad Ilci la sera dell’11/09/07 alla sua presenza e di quella del sindaco di Todi si concluse con un impegno collettivo finalizzato a creare condizioni di dialogo e collaborazione per dare soluzione alle molteplici problematiche poste in quella circostanza. Lo stesso parroco ebbe modo di annunciare in modo ufficiale il suo impegno in tal senso.
A distanza di più di tre mesi abbiamo però constatato con rammarico che, ai buoni propositi annunciati anche dall’altare, non ha fatto seguito alcun atto concreto che vada nell’auspicata direzione.
Ed, infatti, nessuna iniziativa, finalizzata a promuovere una gestione partecipata del campo polivalente realizzato grazie ad un cospicuo finanziamento pubblico, la progettazione delle opere di completamento dell’area stessa lasciata in un deprecabile abbandono, il rinnovo degli organismi parrocchiali, nonché una maggior trasparenza nella gestione della vita parrocchiale, a tutt’oggi è stata posta in essere dal “suo” parroco.
Né abbiamo apprezzato il “comportamento pilatesco” assunto dall’Amministrazione comunale circa il ventilato impegno, non mantenuto, per risolvere la gestione dell’area verde.
Il rammarico ed il disappunto per tale deprecabile situazione è tale che la maggioranza degli appartenenti alla comunità di Ilci sono fortemente orientati, non sussistendo le minime condizioni per un proficuo dialogo, ad assumere in futuro iniziative, organizzazione di eventi e quant’altro riguardi la vita associativa del paese, in piena autonomia evitando ogni forma di collaborazione con l’attuale parroco.
Già durante l’attuale ricorrenza natalizia sono state assunte iniziative autonomamente senza alcuna preventiva intesa con don Fernando Todini. Ciò avverrà anche per il futuro in occasione delle ricorrenze paesane più significative.
Tale scelta non ci rende felici ma essendo venuta meno la reciproca fiducia fra la comunità di Ilci ed il suo parroco, tale estremo rimedio costituisce una scelta obbligata.
Riteniamo infine di dover precisare che il nostro atteggiamento di dissenso nei confronti del parroco non potrà essere interpretato strumentalmente come se si trattasse di una impropria ingerenza nelle questioni di fede. Nulla di tutto ciò.
Siamo ben consapevoli di dover tenere ben distinti il dissenso che abbiamo maturato nei confronti di don Fernando e il senso religioso meritevole del più ampio rispetto.
Ovviamente saremo lieti se Ella vorrà offrirci un ulteriore occasione di dialogo e di confronto su tutte le questioni che da tempo abbiamo sollevato”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter