Gli uomini della Tenenza della Guardia di Finanza di Todi, nell’ambito dell’azione sempre più incisiva tesa a contrastare in Umbria il lavoro sommerso e l’evasione fiscale, hanno individuato sei addetti utilizzati totalmente “in nero” da una ditta con sede nel comune di Marsciano che li impiegava come tagliaboschi.
I lavoratori sono risultati di nazionalità rumena, con età compresa tra i 20 e i 50 anni, tutti provenienti dalla città di Tupilati-Neamt ed esperti nel taglio con accetta dei boschi, da dove sono emigrati alla ricerca di un’occupazione stabile.
I sei uomini vivevano in un seminterrato di proprietà del datore di lavoro, una impresa individuale operante nel territorio della Comunità Montana del Monte Peglia e Selva di Meana.
Le condizioni igienico-sanitarie del loro “alloggio” sono apparse così precarie da spingere le Fiamme Gialle ad interessare i competenti servizi della ASL per gli eventuali ulteriori provvedimenti.
Le violazioni in materia di lavoro sono state segnalate dalla Guardia di Finanza all’Ispettorato del Lavoro per poter dunque regolarizzare la posizione dei lavoratori e per l’applicazione delle previste contravvenzioni, costituite da una sanzione amministrativa compresa tra 1.500 e 12.000 euro per ciascun lavoratore in nero, maggiorata di 150 euro per ogni giornata di lavoro effettivo.
Le attività ispettive inoltre hanno riguardato anche gli aspetti tributari, con conseguente segnalazione all’Agenzia delle Entrate delle violazioni fiscali e dell’omesso versamento di imposte dovute, per un totale di circa 12.000 euro in materia di IVA e 8.000 euro di imposte dirette.
- Redazione
- 22 Febbraio 2008
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