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La Germania denuncia che oltre un terzo dei prodotti per i quali si è verificata una presenza eccessiva di principi attivi non consentiti è italiano: il problema tocca anche l'Umbria

Una produzione di “nicchia”,  ma che ha grosse prospettive di mercato specie per regioni, come l’Umbria, che possono sfruttare ancora la rendita costituita da una immagine di salubrità dei suoi terreni e delle sue acque, rischia di essere gravemente compromessa.
Nel corso degli ultimi anni, sono aumentate notevolmente le contestazione su prodotti biologici italiani venduti in Germania e dichiarati non conformi per la presenza di residui di principi attivi non consentiti in agricoltura biologica.
Lo scorso luglio, il Ministero regionale dell’Agricoltura del Lander Baden Wuerttemberg ha dichiarato che negli ultimi cinque anni, il 35% dei controlli analitici risultati irregolari riguardavano l’Italia.
Il problema ha acquisito uno status ufficiale quando la Germania ha presentato questa posizione all’ambasciata italiana, la quale ha coinvolto il ministero delle Politiche Agricole “per atto dovuto”.

Debole, ad un esame obiettivo, la difesa del Ministero, che ha così replicato: “Risulta scontato che l’elevato numero di non conformità è direttamente proporzionale, come peraltro evidenziato dalla stessa Germania, alla elevata quantità di ortofrutta commercializzata nel Paese.”
Il fatto che dal confronto dell’attività di controllo eseguita nei primi 6 Paesi europei per numero di operatori (fonte Commissione Europea – anno 2005) si evince che l’Italia esegue in assoluto il numero più elevato di visite ispettive (61.349) e di campionamenti analitici (4.825) rispetto agli altri Stati membri, nulla toglie che troppi sono i casi sfuggiti ai controlli.
Neppure il fatto che l’Italia si posizioni al secondo posto per numero di visite (123 visite ispettive ogni 100 operatori) e al terzo posto per numero di campioni (10 analisi ogni 100 operatori), pare sufficiente a risolvere il problema se non ci sarà da parte dei produttori uno stringente autocontrollo.

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